Il premier Giuseppe Conte vorrebbe elargire un bonus Natale da 500 euro a chi è stato in cassa integrazione per almeno otto settimane. Un’idea, quella del presidente del Consiglio, finalizzata a sopperire ai ritardi nell’erogazione della CiG, con moltissime persone costrette ad aspettare mesi prima di riscuotere quanto loro dovuto. Da qui l’iniziativa di Conte, che però, stando a quanto racconta Alessandro Barbera su La Stampa, trova ben poco sostegno tra gli alleati della maggioranza. Avrebbero infatti espresso forti dubbi i vice del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (ovvero Antonio Misiani del Pd, Laura Castelli del M5s e Maria Cecilia Guerra di Leu), nonché Italia Viva, per bocca del suo responsabile economico Luigi Marattin. Una contrarietà di tutto l’arco della maggioranza, insomma, con diversi esponenti che spingono per misure diverse. Compresi esponenti di Forza Italia, partito pronto a collaborare con l’esecutivo sulle misure economiche. “Renato Brunetta – scrive La Stampa – incaricato dal Cavaliere dei contatti, chiede di superare l’ eredità più odiosa del virus, ovvero la differenza di trattamento fra garantiti e non garantiti, dipendenti e autonomi. Dario Franceschini ad esempio preme per un aiuto ai lavoratori messi al tappeto dalla seconda ondata, quelli del turismo e dello spettacolo. È per questo che l’ idea del premier, piombata d’ improvviso nella trattativa, è accolta con freddezza”.
Il bonus di Conte costerebbe 1,7 miliardi e verrebbe erogato dall’Inps. Come ricorda La Stampa, “il premier non è nuovo a idee simili sotto l’albero. L’ anno scorso si inventò il bonus Befana, ma finì nel nulla perché legato ad un piano (quello di incentivazione dei pagamenti elettronici) che fu poi ridimensionato. Il bonus per i cassintegrati rischia di fare la stessa fine, per ragioni prima politiche che di bilancio”.
Articolo di TPI.it