Il vertice di governo sul Dpcm del 4 dicembre è in programma per oggi. Possibile la limitazione di spostamenti anche tra regioni in fascia gialla, ma con alcune eccezioni. Il governo sta valutando di imporre una quarantena obbligatoria di due settimane per chi andrà all’estero durante le vacanze natalizie. L’obbligo potrebbe essere contenuto nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre e sarebbe accompagnato da un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza aggiorni la lista dei Paesi a rischio. La mossa dell’esecutivo, anticipata dal Corriere della Sera, punta ad evitare il rischio di una risalita della curva dei contagi, analogamente a quanto accaduto la scorsa estate. Oggi, 26 novembre, si terrà una riunione tra governo e capidelegazione in cui si affronteranno tutti i nodi ancora aperti in vista del nuovo Dpcm, poi è previsto il confronto con i governatori. “Noi la curva vogliamo tenerla bassa, sia a dicembre che a gennaio, e per farlo decideremo con le Regioni qual è il metodo migliore”, ha detto ieri il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, durante il question time alla Camera. “Già domani riprenderà il confronto con le Regioni sul prossimo Dpcm, questo in vigore scade il 3 dicembre. Abbiamo chiesto alle Regioni una valutazione scientifica ulteriore oltre ai tecnici già indicati e le Regioni hanno indicato altri 10 tecnici”.
I Paesi a rischio
Nella lista dei paesi a rischio ci sono già Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito, ma l’ordinanza del ministro Speranza dovrebbe aggiungere l’Austria, la Slovenia, la Svizzera e gli altri Stati dove si va generalmente a trascorrere le vacanze sulla neve e che non aderiranno all’accordo europeo per chiudere le piste da sci durante le festività.
Limiti agli spostamenti
Al vaglio del governo c’è inoltre la possibilità di limitare gli spostamenti per il periodo natalizio anche tra le regioni in fascia gialla, ma non è escluso che si mantengano alcune eccezioni, come il ricongiungimento tra parenti stretti: genitori e figli, coniugi, partner conviventi anche se non sono residenti o domiciliati in quel luogo. Le eccezioni potrebbero essere previste anche solo per casi eccezionali, come anziani soli che potrebbero muoversi da una regione all’altra. Le feste resteranno vietate, ma per le abitazioni private si sta pensando di inserire nel Dpcm la raccomandazione di limitare gli ospiti e i commensali a tavola al massimo a 6 o 8 persone.