Tutti insieme appassionatamente. Ma anche no. E non perché le regole sanitarie del momento lo impediscano. Il motivo è che nessuno sembra aver capito la proposta di Matteo Salvini sulla federazione Centrodestra. Gli inviti del leader della Lega infatti, sembravano già esser caduti nel vuoto in Forza Italia (con il suo Berlusconi-Tajani che hanno rispedito al mittente la missiva). E anche Giorgia Meloni ha dei seri dubbi su questo invito partito da via Bellerio. E tutte le sue perplessità – sulla traccia e sullo svolgimento – le ha espresse nella (quasi consueta, perché ogni settimana se non è ospite di Mario Giordano lo è di Nicola Porro o Paolo Del Debbio) intervista a Fuori dal Coro, in onda su Rete4. «La federazione? Non so esattamente di cosa stiamo parlando, non l’ho capito dalla proposta che è arrivata – ha sentenziato Giorgia Meloni rispondendo alla domanda di Mario Giordano sull’offerta di Salvini -. Io sono favorevole in Europa e Italia alla confederazione, quindi di stati liberi e sovrani che cooperano sulle grandi materie. Preferirei lo stesso scenario per il centrodestra: una confederazione di partiti che sono uniti e compatti sui grandi temi».
Insomma, neanche Giorgia Meloni ha la minima idea di cosa sia questa Federazione Centrodestra proposta da Salvini. L’offerta del leghista, dunque, sembra non esser chiara neanche agli alleati di quella che era una coalizione. Ma, probabilmente, c’è un non detto. Perché le parole del leader della Lega sono arrivate dopo le tensioni con Forza Italia e Silvio Berlusconi. E ora si arriva alla resa dei conti. Perché, come la storia recente della politica italiana insegna, nel 2018 fu la Lega a piante baracca e burattini per affrontare l’avventura (fallimentare) di governo con il Movimento 5 Stelle. E ora questo piatto freddo ha tanto il sapore delle vendetta.
(foto di copertina: da Fuori dal Coro, Rete4)
Articolo di Enzo Boldi per Giornalettismo.com