Matteo Salvini colpisce ancora e lo fa inserendosi nel filone melodico della cosiddetta “lagna natalizia”. Il leader della Lega afferma infatti: “Spero che non rubino il Natale ai bambini, io spero in un Natale in famiglia, coi figli, la mamma e il papa, con i nonni”, cioè la butta sul patetico. Magari lui è uno di quelli che in tempi normali diceva “che barba le Feste e i parenti!” ed ora, invece, si preoccupa se non ci saranno i “cenoni acchiappacontagio” vietati – speriamo – dal governo. CONTORSIONISMI. Ma lui è fatto così, tutto drink, discoteche e chiacchiere, un mix più che sufficiente per infinocchiare l’italiano medio. E a nulla vale il richiamo della scienza che ci dice chiaramente quanto siano quest’anno pericolose le feste imminenti. Ma Salvini, “superoeroe” dalla tuta verde con su disegnato il sole delle Alpi con una pizza sullo sfondo, frutto della recente conversione ad una visione panenotrica del suo agire politico, non demorde e cerca di intercettare il consenso più becero, quello dei negazionisti, dei no mask e di tutti gli anarcoidi di cui è fatto questo Paese. Certo che con personaggi come questi non ne usciremo facilmente dal morbo perché loro sono i veri alleati del virus, loro sono la Quinta Colonna dei microbi nella razza umana, loro aprono opportunità su cui planare all’esercito infettivo.
Quando si scriverà la storia di questi tempi inaspettati e pieni di amari insegnamenti speriamo non si scordi loro. E citiamo anche Vittorio Sgarbi, ormai solitario imbonitore inacidito dall’età, che continua a blaterare assurdità negazioniste che aiutano il virus a rimanere in giro e vieppiù lo rafforzano. Salvini pensa ai voti non alla salute degli italiani e la prova provata è quello che fece e disse la trascorsa folle estate che portò a riaprire le discoteche in nome del Dio Quattrino e di un mal compreso e criminale senso di libertà che ha provocato lo tsunami della seconda ondata. Ora invece lavora a preparare la terza ondata che – in assenza di misure- colpirò il mondo a gennaio – febbraio. Salvini, Sgarbi, Renzi – un altro alfiere aperturista – sono pericolosi per tutti e non solo per sé stessi. È venuto il momento di dirlo chiaramente e se possibile, di fermarli per tempo.
Articolo di Giuseppe Vatinno per LaNotiziaGiornale.it