L'espulsione di Gianluigi Paragone dal Movimento 5 stelle ha provocato la furia dei militanti grillini e la solidarietà dei suoi sostenitori. Tantissimi infatti i messaggi dei militanti destinati al senatore dopo la dura decisione del collegio dei probiviri pentastellati, che ora finiscono nel mirino insieme ai vertici sotto all'ultimo post del giornalista. Post dove, tra l'altro, il M5S viene definito il "nulla". Presenti (ma in netta minoranza) anche i detrattori, che puntano il dito contro l'ex conduttore, accusandolo di aver "seminato zizzania" dal suo approdo nel Movimento per favorire in qualche modo l'ex alleato leghista. Agli occhi dei grillini arrabbiati e amareggiati, il senatore appare come "l'unico rimasto coerente con le idee che avevano fatto grande il Movimento", "l'unico coerente con le promesse elettorali". Un "grave errore", insomma "espellere un'anima vera contro le ingiustizie". "Dove sta andando a sbattere il Movimento?" la domanda che rimbalza di messaggio in messaggio; "eri l'unico che poteva rilanciare i 5 Stelle sostituendo Di Maio, ti hanno fatto fuori per gestire le ultime briciole di potere che conservano", la teoria che circola fra i più.
"Questo - si legge ancora - è uno dei tanti mattoni che vengono a mancare e tra poco del movimento resteranno solo macerie, tra chi migra per altri lidi e chi viene cacciato va a finire che resteranno solo Di Maio e Grillo nel partito". L'espulsione è "l'inizio della fine dei 5stelle".
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dall'articolo di liberoquotidiano.it