Contestato al leader del Carroccio il sequestro di persona per i 131 migranti che rimasero bloccati quattro giorni sulla nave della Marina militare, prima di sbarcare ad Augusta il 31 luglio scorso. Il Senato ha deciso di mandare a processo Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti. Palazzo Madama ha dato il via libera all’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro dell’Interno. Le Lega, su indicazione del suo stesso leader, è uscita dall’Aula e non ha votato. A favore del processo Pd, M5s, Leu e Iv. Contrari Forza Italia e Fdi. I banchi del governo sono rimasti vuoti per tutto il tempo: la scelta è stata fatta per “rispetto che si deve al Senato per un atto di competenza esclusiva del Parlamento”. Il tribunale dei ministri di Catania contesta a Salvini il sequestro di persona per i 131 migranti che rimasero bloccati quattro giorni sulla nave della Marina militare, prima di sbarcare ad Augusta il 31 luglio scorso.
La decisione sul processo per il caso Gregoretti occupa la discussione politica da settimane. Il 20 gennaio, in piena campagna elettorale per le Regionali in Campania ed Emilia-Romagna, la Giunta per le autorizzazioni del Senato aveva dato il via libera al processo senza i voti della maggioranza (uscita dall’Aula) e con i sì della Lega. Oggi hanno invece scelto di non partecipare al voto. Una linea decisa con il proprio segretario, nonostante la senatrice leghista Giulia Bongiorno abbia tentato a lungo di convincere Salvini perché chiedesse ai suoi di schierarsi per il no al processo. “Sono un testone”, ha detto Salvini prendendo la parola in Aula poco prima del voto. “Affronto un’aggressione politica. Facciamo decidere a un giudice”. Poco prima, parlando a margine con i giornalisti, aveva detto: “Spiace che qualcuno a sinistra, in Italia e nel mondo, cerchi di eliminare il suo avversario per via giudiziaria. Noi siamo diversi. Io non chiederò mai che siano i giudici a giudicare Zingaretti, Conte e Di Maio”. Intanto su Facebook e Twitter Salvini e i suoi hanno lanciato la campagna #IoStoConSalvini.
Il voto in Senato è aperto fino alle 19. Intorno alle 15.30 l’Aula ha però di fatto accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, bocciando l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il documento chiedeva di dire “no” al processo all’ex ministro dell’Interno e quindi di ribaltare il voto della Giunta delle immunità il 20 gennaio scorso.
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dall'articolo di F.Q. per IlfattoQuotidiano.it