Non passa con 49 voti contro e 40 a favore l’emendamento di Italia viva al Milleproroghe per rinviare al 2021 la riforma Bonafede. Nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera si ripropone l’asse tra il partito di Renzi e quelli del centrodestra. L'ex premier: "1 a 0 per loro, vediamo come finisce al Senato". I dem: "Il 2-0 per lui sarà quando, votando con Salvini, farà cadere il governo?". Intanto Fi deposita un altro emendamento per cancellare la riforma: questa volta al decreto intercettazioni in discussione alla commissione del Senato. I renziani votano con la destra per la seconda volta in due giorni. Ma pure il secondo tentativo di affossare la riforma della prescrizione fallisce. Le commissioni congiunte Affari costituzinali e Bilancio della Camera hanno bocciato il lodo Annibali, l’emendamento di Italia Viva al Milleproroghe per rinviare di un anno la riforma di Alfonso Bonafede: 49 hanno votato contro, soltanto 40 invece a favore. Hanno votato sì i renziani, insieme ai deputati dell’opposizione e quindi Lega, di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari i parlamentari della maggioranza.
“Potevamo tornare alla Legge Orlando sulla prescrizione, legge riformista. Pd e 5Stelle hanno votato contro salvando la legge Bonafede, legge giustizialista. Alla Camera hanno i numeri loro: 1-0 per i giustizialisti. Vediamo tra due mesi come finisce al Senato…”, ha twittato Matteo Renzi. Provocando la reazione del Pd, che con il vicecapogruppo a Montecitorio Michele Bordo dice: “Il 2-0 per Renzi sarà quando, votando con Salvini, farà cadere il governo? Noi non lo permetteremo”.
Il primo tentativo – Sul lodo della capogruppo giustizia di Italia viva c’era il parere contrario del governo e dei relatori ma il sostegno del partito di Matteo Salvini. Ieri, infatti, la Lega ha annunciato l’intenzione di sottoscrivere l’emendamento renziano, ipotesi ventilata anche da Fratelli d’Italia. Insomma l’emendamento bandiera di Renzi ha formalmente raccolto il sostegno del centrodestra, ma non è passato. Poco dopo è stato bocciato anche l’emendamento a firma di Annibali e Catello Vitiello, ex M5s passato con Renzi: il testo, in pratica, riportava la prescrizione alla legge varata ai tempi in cui il guardasigilli era Andrea Orlando. Era solo il terzo tentativo di cancellare la riforma Bonafede, mentre ieri era stato respinto il primo: i renziani hanno votato insieme a Lega, Forza Italia, e Fratelli d’Italia ma l’emendamento al Milleproroghe di Riccardo Magi di +Europa per sospendere fino al 2023 il provvedimento, già entrato in vigore il primo gennaio scorso, non è passato ottenendo 44 no e 42 sì. Il tiro a bersaglio sulla giustizia, però, è tutt’altro che finito: Forza Italia continua a depositare emendamenti per cancellare la riforma della prescrizione. L’ultimo è stato presentato al decreto Intercettazioni, in discussione al Senato, e potrebbe incassare il voto dei renziani. Insomma sulla giustizia l’impasse continua.
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dall'articolo di F. Q. per IlfattoQuotidiano.it