Il leader della Lega apre una campagna incivile contro le interruzioni di gravidanza ripetute. Ma i casi in Italia sono in costante diminuzione. L'unico motivo per fare dell'allarmismo è la ricerca di nuovi temi divisivi. Alla ricerca di nuovi temi divisivi per rilanciare la Lega, Matteo Salvini ha dato il via a una campagna contro gli aborti ripetuti di donne straniere in pronto soccorso usati come «bancomat sanitari». «Abbiamo avuto segnalazione che alcune donne, né di Roma né di Milano, si sono presentate per la sesta volta al pronto soccorso di Milano per l’interruzione di gravidanza. Non è compito mio né dello Stato dare lezioni di morale, è giusto che sia la donna a scegliere per sé e per la sua vita, ma non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come la soluzione a uno stile di vita incivile», ha detto domenica dal palco dell’incontro su Roma capitale. «Qualcuno ha preso il pronto soccorso come il bancomat sanitario per farsi gli affari suoi senza pagare una lira», ha aggiunto concludendo: «La terza volta che ti presenti, paghi».
I NUMERI IN COSTANTE DIMINUZIONE
Senza entrare nel merito di quanto incivili siano queste parole, che colpevolizzano le donne per scelte dolorosissime prese sul proprio corpo, e tralasciando il fatto che in Italia interrompere volontariamente una gravidanza in pronto soccorso è impossibile, bisognerebbe chiedersi perché Salvini sceglie proprio ora di aprire questa polemica. I numeri sugli aborti in Italia, infatti, sono in costante diminuzione anche per quanto riguarda le interruzioni di gravidanza volontarie. E sono in calo anche per quanto riguarda le donne straniere. Il sospetto è che il leader della Lega cerchi nuove munizioni per la sua propaganda politica.
.....................
dall'articolo di Lettera43.it