Il sobrio (e non si usa mai a caso questo aggettivo) titolo di stamattina di Libero accusa il governo di stare attuando “prove tecniche di strage” tramite COVID-19 e aggiunge che l’esecutivo “agevola la diffusione del virus”, che viene ribattezzato “Corona” in via confidenziale visto che è un vecchio amico dei redattori (e comunque non si mette la gente in galera per due foto, dai). In più la compagnia di giro dice che adesso “l’esecutivo allerta l’esercito”, aggiungendo un dubbioso “Mah” per concludere la frase. A pagina 2 invece il quotidiano auspica che la procura (quale?) indaghi “per delitto colposo contro la salute” mentre il ministro Speranza “dovrebbe dimettersi”: ovviamente prima si premette che l’uso politico della magistratura è sbagliato, poi si auspica un processo politico perché “pòro Salvini” (che non c’entra niente ma non si sa mai…).
Si è mandato a processo Salvini per aver ritardato di alcuni giorni lo sbarco di qualche decina di immigrati, accusandolo di sequestro di persona, e in quel caso non è morto nessuno, e non si mandano a processo Speranza e Conte per verificare se sussistono delitti colposi contro la salute pubblica, in presenza già di due vittime e di decine di contagiati? Beninteso, a noi non piace l’uso politico della magistratura, ma con la recente autorizzazione a processare Salvini si è aperto un precedente, e non si vede allora perché la stessa cosa non debba applicarsi anche a Speranza e Conte.
E via, di sciacallaggio in sciacallaggio.
Articolo di @dipocheparole |