La preoccupazione per il contagio da coronavirus ha investito anche le forze dell’ordine. Lo si evince dalle raccomandazioni specifiche inserite nelle circolari interne di Polizia di Stato e Carabinieri. Nella circolare della Questura di Roma del 25 febbraio, che ha per oggetto “Polmonite da nuovo coronavirus (COVID-19)”, balzano subito agli occhi le indicazioni rivolte al personale dipendente “che nel caso in cui dovesse presentare sintomi anche lievi, indicativi di una eventuale infezione, quali febbre, tosse, difficoltà respiratoria, stanchezza, dolori muscolari, dovrà evitare di accedere direttamente alle strutture di pronto soccorso o alle sale mediche degli uffici/reparti della Polizia di Stato, rivolgendosi invece telefonicamente al proprio medico curante o al numero nazionale dell’emergenza (112) o al numero verde (1500) del Ministero della Salute”.
Per quanto riguarda invece gli uffici adibiti al ricevimento pubblico, sempre nella circolare, “si raccomanda di evitare il sovraffollamento dei locali e assicurare la frequente areazione degli stessi, di curare che venga effettuata da parte delle ditte incaricate un’accurata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti con comune candeggina, di utilizzare, ove esistenti, gli sportelli con vetro di protezione e, comunque, di mantenere una adeguata distanza, pari ad almeno 1,5 metri dall’utente e di non impiegare soggetti affetti da patologie croniche o maggiormente suscettibili alle infezioni”. Viene infine comunicato che i “dispositivi di protezione individuale (filtranti facciali FFP3, mascherine chirurgiche e guanti monouso) continueranno ad essere distribuiti dall’Ufficio Sanitario Provinciale”.
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dall'articolo di HuffingtonPost.it