Domenica si vota per lo scranno lasciato vuoto da Gentiloni. Sfida per sette candidati, centrosinistra favorito nella sua storica roccaforte. Centocinquantamila gli aventi diritto " Ma se andranno alle urne in 30 mila sarà un successo". Sarà per la psicosi da coronavirus. Sarà per la domenica ecologica, la seconda di fila, appena ordinata dalla sindaca Virginia Raggi. Sarà perché storicamente le suppletive non hanno mai avuto una grande capacità di far invaghire l'elettorato. Ma, sondando gli umori dei diversi comitati elettorali, le previsioni per la chiamata alle urne di domenica diventano un ritornello da cantare all'unisono: "Se porteremo ai seggi 30mila elettori dei 150mila del centro storico, sarà un successo ". Poi vinca il migliore.
Nel confronto che darà elementi anche sulla tenuta e le prospettive future della prima cittadina pentastellata in Campidoglio e del governo giallorosso, in palio c'è lo scranno di Montecitorio lasciato libero da Paolo Gentiloni, ex premier e deputato piddino che ha abbandonato il proprio seggio alla Camera una volta nominato commissario europeo per gli affari economici. Per la sua successione si sfidano in sette.
Il Partito democratico punta tutto sul ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, che oggi chiuderà la sua campagna elettorale con un'iniziativa diffusa nelle 40 piazze più importanti del collegio. A sostenere la sua candidatura ci sono anche Sinistra Italiana, Mdp - Articolo 1, Italia Viva, Psi, Demos ed Europa Verde. Per il centrodestra corre Maurizio Leo, già parlamentare An e assessore al bilancio della giunta Alemanno. Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno trovato l'intesa sul suo nome. Per il Movimento 5 Stelle c'è Rossella Rendina, l'unica a farsi avanti sulla piattaforma online Rousseau per provare a competere in una circoscrizione di solito blindata per il centrosinistra.
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dall'articolo di LORENZO D'ALBERGO per Repubblica.it