Gli scienziati al Governo: "Anziani a casa, basta baci e abbracci, stop alle manifestazioni". Le raccomandazioni del Comitato Scientifico. Riguarderanno tutti gli italiani, per un mese. "Niente baci e strette di mano, distanza di sicurezza di un metro". Tutta l’Italia a distanza di sicurezza. Da Bolzano a Ragusa basta baci, abbracci, carezze o qualsiasi gesto di affetto e cordialità che preveda il contatto tra le persone, come le strette di mano. Gli anziani over 75, la categoria più colpita dal coronavirus, sono invitati a non mettere piede fuori casa. Così pure tutti coloro che hanno qualche linea di febbre, pur non riscontrando altri sintomi che possano far sospettare di aver contratto il Covid-19 e senza aver avuto contatti diretti o indiretti con persone delle zone rosse.
In sintesi una grande moratoria sulla vita sociale degli italiani che passa, per forza, dalla sospensione di ogni tipo di manifestazione, incluse quelle sportive, su tutto il territorio nazionale. Sono le raccomandazioni messe a punto dal comitato scientifico sul Coronavirus voluto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e che potrebbero entrare in un nuovo Dpcm, atteso nelle prossime ore e valido per i prossimi 30 giorni.
Fonti del Governo fanno trapelare che ancora nessuna decisione definitiva è stata presa, ma che si tratta delle proposte avanzate dalla comunità scientifica. Spetta ora all’esecutivo decidere come declinarle, se accoglierle sotto forma di semplici raccomandazioni o inserirle in ordinanze del dipartimento di Protezione Civile. La questione sarà affrontata a breve in un nuovo Consiglio dei ministri sull’emergenza Coronavirus.
Al momento si tratta di alcune regole di comportamento in gran parte già in vigore nella cosiddetta Zona Gialla, cioè i territori dell’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e le province di Pesaro e Urbino e di Savona. Il vademecum sullo stile di vita è corposo. Per quanto riguarda le manifestazioni, il comitato tecnico suggerisce uno stop di 30 giorni incluse quelle sportive. Contempla l’invito a non scambiare bottiglie e bicchieri con altre persone e di starnutire e tossire in un fazzoletto. Soprattutto, l’imperativo per tutti è di restare ad almeno un metro di distanza dal prossimo. Le attività ricreative, sportive, ludiche e culturali andrebbero svolte in modo individuale, e sta quindi agli enti pubblici, alle associazioni culturali e sportive promuovere attività che impediscano assembramenti di persone.
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