Dopo l'annuncio nella notte dell'ulteriore stretta per le attività produttive non necessarie, la prima a emanare nuovi interventi è stata la presidente della Calabria Jole Santelli. Intanto il sindaco del capoluogo lombardo Sala ha detto di condividere le decisioni di queste ore che vanno verso una maggiore riduzione delle interazioni per arginare il contagio. Il commissario Arcuri: "Da lunedì o al massimo martedì dispositivi di protezione per tutti gli operatori sanitari". Da oggi ai cittadini di tutta Italia è vietato spostarsi dal Comune in cui si trovano, salvo che per “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. E’ il contenuto di una nuova ordinanza dei ministeri della Salute e dell’Interno, che arriva il giorno dopo l’annuncio della serrata totale delle attività produttive non essenziali. La domenica si è aperta con la decisione della Calabria di bloccare gli ingressi in entrata e in uscita per far fronte all’emergenza coronavirus. L’ordinanza della governatrice Jole Santelli sarà in vigore fino al 3 aprile e segue di poche ore il messaggio notturno del premier Giuseppe Conte alla nazione. Nel pomeriggio la Basilicata ha seguito l’esempio.
Ieri in tarda serata erano state Lombardia e Piemonte a decidere per una nuova stretta che ha bloccato cantieri, uffici e (solo per i lombardi) lo sport anche se praticato individualmente. In mattinata tra i primi a commentare gli interventi dell’esecutivo e delle Regioni c’è stato il sindaco di Milano Beppe Sala che si è detto a favore dei provvedimenti. E, in contemporanea, ha annunciato di aver requisito il primo hotel da 300 camere vicino alla stazione per chi deve fare la quarantena. Nelle prossime ore si attende il decreto del presidente del Consiglio che indicherà le circa 70 attività essenziali e necessarie che resteranno aperte nonostante la serrata.
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dall'articolo di F. Q. per IlFattoQuotidiano.it