La presidente della regione Calabria Jole Santelli torna a far parlare di sé, questa volta Santelli si scaglia contro le linee guida del comitato tecnico-scientifico che chiedono la misurazione della temperatura previo ingresso negli stabilimenti balneari delle varie regioni italiane. Secondo i provvedimenti del governo, con una temperatura corporea superiore a 37,5 °C dovrebbe essere impedito l’accesso agli stabilimenti e, di conseguenza, a tutti i locali dell’indotto, per scongiurare qualsiasi possibilità di contagio da Coronavirus anche in estate. Una regola con la quale dovremmo imparare a convivere per tutta la stagione estiva, anche dopo il ‘liberi tutti’ del 3 giugno prossimo. La presidente però non è d’accordo con questa misura precauzionale, e in una intervista rilasciata a Sky TG24, Santelli afferma: “Tra gli indicatori c’è quello di misurare la febbre ad ogni persona che arriva in uno stabilimento balneare, ma possiamo misurare la febbre a 40 gradi all’ombra? Di cosa stiamo parlando? Con 40 gradi all’ombra chi non avrà 37 gradi di temperatura corporea?
Questo è un esempio di quando si calano alcune cose astratte poi nella realtà concreta e sembrano una barzelletta”. Inoltre, la Santelli ha accusato scienziati e medici di alimentare la confusione in merito alle precauzioni e alle misure di distanziamento da prendere per permettere la riapertura delle attività commerciali in Italia.
Secondo Santelli, dunque, la temperatura esterna andrebbe a influenzare la temperatura corporea, caso che si verifica sono in condizioni estreme in realtà, come per l’ipotermia o i colpi di sole. Le affermazioni della Santelli non sono piaciute agli infettivologi e ai medici che hanno calibrato le misure precauzionali: “A fare confusione è solo la presidente Santelli”, risponde Filippo Larussa, medico e segretario del sindacato dei camici bianchi Anaao della Calabria. “Lo sanno anche i bambini che tutti i mammiferi, persino le capre, sono dotati di un meccanismo di autoregolazione della temperatura corporea interna: è per questo che con il caldo si suda”.
Articolo di Lara Tomasetta per TPI.it