La ricerca è stata effettuata dalla società di test genetici 23andMe su un campione di 750.000 test. Secondo uno studio effettuato da una società di test genetici, il gruppo sanguigno potrebbe influire sulla positività o meno al Coronavirus. Secondo quanto raccontato dal quotidiano spagnolo El Mundo, la ricerca è stata realizzata dalla società di test genetici 23andMe e si è basata sull’analisi dei fattori genetici di 750.000 test al fine di determinare perché alcune persone che contraggono il Coronavirus non presentano sintomi, mentre altre si ammalano gravemente. Gli scienziati hanno confrontato i dati emersi dalla loro ricerca con uno studio simile preliminare effettuato in Cina lo scorso aprile, secondo cui le persone con gruppo sanguigno A possono essere più vulnerabili al Covid-19, mentre quelli del tipo O sembrano più resistenti.
Un dato emerso anche dalla ricerca della 23andMe, secondo cui le persone con sangue di tipo 0 hanno dal 9% al 18% di probabilità in meno di risultare positive al Covid-19 rispetto alle persone con altri gruppi sanguigni. Non solo, secondo quanto emerso il gruppo sanguigno di tipo 0 previene anche formi gravi della malattie. Attraverso un’analisi effettuata su 1.600 pazienti in Italia e Spagna che hanno avuto un’insufficienza respiratoria, infatti, si è scoperto che i pazienti con il gruppo sanguigno di tipo A hanno il 50% della probabilità in più di aver bisogno di un supporto respiratorio. Nonostante i risultati interessanti emersi dallo studio, Adam Auton, uno dei principali scienziati che hanno lavorato alla ricerca, sottolinea che “c’è ancora molta strada da fare” dal momento che il campione è ancora troppo esiguo per avere risposte certe.