
Genesi e Contesto
Il film nasce all’inizio degli anni ’90, periodo di fermento nel cinema italiano, dove registi come Maurizio Nichetti sperimentavano formati ibridi. La produzione mescola tecniche di animazione (a cura dell’animatore Guido Manuli) con interpretazioni live action, restituendo un effetto di commistione tra la fantasia e la quotidianità. L’impianto narrativo risulta così originalissimo per l’epoca, eppure capace di connettersi a un pubblico ampio, grazie ai toni ironici tipici della commedia all’italiana.
Trama in Sintesi
Maurizio (interpretato dallo stesso Nichetti) è un professionista specializzato in doppiaggio di effetti sonori, che vive in modo meticoloso e metodico. Improvvisamente, alcuni dettagli del suo corpo cominciano a trasformarsi in cartone animato, costringendolo a fare i conti con una realtà assurda. L’incontro con Martina, una giovane donna intraprendente, segna l’inizio di un viaggio sentimentale e surreale, dove l’amore si intreccia all’accettazione della diversità e alla ricerca di un equilibrio tra reale e fantastico.
La Visione di Maurizio Nichetti
Maurizio Nichetti, regista e interprete del film, proviene da un background di mimo e di scrittura comica. Questa matrice teatrale emerge nella pellicola, poiché Nichetti dà grande importanza al gesto, al corpo e a situazioni che sfociano talvolta nella comicità fisica. Nichetti elabora un cinema che, pur essendo leggero, mette in scena sperimentazioni formali: la contaminazione tra film e animazione rappresenta una voce originale nel panorama cinematografico italiano.
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