discoteche della CroaziaL’isola di Pag in Croazia è diventata tra le mete preferite dei giovani ventenni italiani in cerca di divertimento. Complici i prezzi favorevoli per birra e cocktail e le tante discoteche aperte fine a tardi, i ragazzi di tutta Europa affollano l’isola del mar Adriatico dimenticando i mesi in cui il Covid ha tenuto tutti col fiato sospeso.  E così sono già decine i ragazzi che risultano positivi al virus: qualche giorno fa, sette giovani di Brescia, tutti in vacanza a Pag, tutti positivi; a questi se ne aggiungono tre del Lodigiano, che viaggiavano in una comitiva di 150 giovani. E così in un solo giorno, nella sola Lombardia, dieci tornati infetti da quella che i ragazzi chiamano “l’Ibiza dei poveri”, perché il ticket della discoteca costa circa un decimo di quello per il Pacha o l’Amensia nell’isola delle Baleari. 

A testimoniare lo stato delle cose c’è anche un servizio realizzato da Felicita Pistilli, giornalista del Tg1 inviata a Pag, che mostra la movida di quel luogo di vacanze. Discoteche affollate, con più del doppio degli ingressi consentiti, ragazzi in stato di alterazione che  senza alcuna remora dicono: “Non ce n’è Coviddi, non ce n’è più di coviddi”. La giornalista del Tg1 le chiede se si stia rendendo conto delle cose che afferma. Lei, ritornando seria, risponde: “Sì, ci rendiamo molto conto”.  Le autorità sanitarie croate, di fronte all’incremento di nuovi casi, hanno ora stabilito che le discoteche dovranno chiudere a mezzanotte.

Articolo di Lara Tomasetta  per TPI.it 

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