Era diventato famoso dopo le foto che lo ritraevano sdraiato davanti al feretro dell’ex presidente statunitense George H. W. Bush avevano fatto il giro del mondo. Sully, il labrador retriver che aveva accompagnato negli ultimi mesi di vita Bush Senior, è stato omaggiato con una statua che lo raffigura. Realizzata in bronzo dalla scultrice di fama internazionale Susan Bahary, verrà esposta nel campus a Smithtown, a New York, dell’American Vet Dog, un’organizzazione non profit che fornisce «cani da servizio». Si tratta della seconda scultura realizzata da Bahary: la prima si trova alla George H. W. Bush Presidential Library in Texas. Un vero onore per Sully, che ha lavorato come service dog per l’ex presidente degli Stati Uniti e, dopo la sua morte, ha preso servizio presso il Walter Reed National Military Medical Center. Sully – che ha un suo profilo Instagram in cui vengono condivise le foto delle sue giornate di lavoro come cane da servizio – è stato addestrato per aiutare le persone non autosufficienti. Per questo motivo era stato affiancato a Bush, che per anni ha sofferto del morbo di Parkinson. È in grado di aprire le porte, raccogliere e riportare gli oggetti, e persino chiedere aiuto in caso di necessità.
Porta il nome del pilota eroe – la cui storia è stata raccontata in un film del 2016 diretto da Clint Eastwood – che ha fatto l’ammaraggio del volo 1549 nel fiume Hudson a New York nel 2009. Ora il labrador lavora nel centro medico militare Walter Reed, dove fa parte del programma di pet therapy. Il suo compito è quello di ridurre lo stress dei pazienti ricoverati e del personale che opera nella struttura.
Articolo di Alice Scaglioni per "www.corriere.it" da Dagospia.com