La F1 offre sempre emozioni uniche e anche in Ungheria ha preparato una sceneggiatura impensabile alla vigilia. Nel breve tempo di neanche 12 mesi, è accaduto che tre team della fascia centrale e tre piloti che mai avevano vinto un Gran Premio, sono riusciti nell'impresa di trasformare i sogni in realtà. GP di Monza 2020, la vittoria di PIerre Gasly con l'Alpha Tauri: GP di Sakhir 2020, il successo di Sergio Perez con la Force India; ed ora ecco Esteban Ocon che sale per la prima volta sul gradino più alto del podio di Budapest con l'Alpine. Cose che prima non si erano verificate per anni e anni nel Mondiale F1. Ci si aspettava un dominio Mercedes, con le due W12 in prima fila, ma era atteso anche l'attacco di Max Verstappen, che partiva con gomme soft mentre Lewis Hamilton e Valtteri Bottas avevano le medie. E invece, la pioggia che era già caduta in mattinata, è riapparsa proprio poco prima dello schieramento di partenza. Per tutti, pneumatici intermedi da bagnato dunque e l'idea che tutto sarebbe potuto accadere.
E difatti... è bastato mezzo rettilineo per assistere a una carambola pazzesca, con due distinti incidenti. Il primo, quello più grave per quanto riguarda la classifica iridata, ha visto Bottas (partito male) tamponare Lando Norris scaraventandolo contro Verstappen e poi piombare pure su Sergio Perez. Quasi contemporaneamente, Lance Stroll ha mancato pure lui il punto di frenata, ha cercato di tagliare la curva sull'erba con la speranza di non centrare nessuno, ma è comunque finito contro la fiancata della Ferrari di Charles Leclerc il quale è poi precipitato sulla McLaren di Daniel Ricciardo. L'esito di tutto ciò? Subito KO Bottas, Perez, Leclerc, Stroll e Norris. Verstappen ha proseguito, ma con mille problemi sulla sua Red Bull al pari di Ricciardo con la McLaren. Ma le sorprese non sono finite qui. La direzione gara ha esposto la bandiera rossa e in quei minuti è uscito il sole e l'asfalto si è asciugato. Quando i superstiti sono usciti dalla pit-lane per schierarsi in griglia, si sono accorti che la pista era da slick. Incredibilmente, Hamilton non è rientrato ai box per cambiare le gomme, lo hanno fatto gli altri quindici. Hamilton si è ritrovato clamorosamente da solo sullo schieramento, una immagine che passerà alla storia, e chiedendosi perché mai il suo ingegnere avesse previsto ancora pioggia (che non arriverà mai) è partito in solitaria mentre tutti erano in pit-lane.
Il primo a uscire dalla corsia box è stato George Russell, ma deve aver compiuto una irregolarità perché poi si è fatto da parte lasciando strada ad Esteban Ocon, Sebastian Vettel e a chi seguiva. Nel mentre, Hamilton imprecando è rientrato ai box per montare le slick ritrovandosi così ultimo. Sembrava di essere tornati a Baku quando con Verstappen KO, non aveva sfruttato l'occasione. Ma questa volta non eravamo a fine GP, bensì appena all'inizio di una gara lunga 70 giri. E qui è cominciato il capolavoro di Ocon che ritrovatosi in testa al Gran Premio dopo aver evitato il caos della prima curva, giro dopo giro pur avendo Vettel alle spalle, mai lontano più di 1"5 per tutto il GP, ha saputo mantenere una freddezza encomiabile, guidando da campione. Come ha dichiarato il tedesco dell'Aston Martin, Ocon non ha mai commesso un minimo errore tale da permettergli di sopravanzarlo. Ci sono state almeno tre occasioni in cui Vettel ha attaccato duramente il francese dell'Alpine, ma la risposta ricevuta è stata efficace.
Ocon ha così conquistato la sua prima vittoria in F1 a 24 anni nel suo 78esimo Gran Premio. Sul podio ci era salito da secondo classificato lo scorso anno nel altrettanto pazzo GP di Sakhir 2020 con la Renault, ma prima ancora si era messo in grande evidenza con la Force India ottenendo due terzi posti in qualifica a Monza 2017 e Spa 2018. L'anno seguente era rimasto a piedi e fu un mezzo scandalo, proprio Vettel e anche Hamilton si erano detti fortemente dispiaciuti per quanto stava accadendo a un talento come il francese. Da pilota Junior Mercedes, Ocon ha vissuto un 2019 sabbatico, nel ruolo di terza guida per Toto Wolff, ma in realtà non ha mai guidato. Poi, è arrivata l'offerta Renault (dal 2021 divenuta Alpine) e Wolff lo ha lasciato andare. Poche settimane fa, è arrivato il rinnovo del contratto da parte della Alpine fino al 2024. Cosa che aveva sorpreso parecchio in quanto Ocon stava soffrendo, le sue prestazioni dopo un buon avvio di stagione, erano in calo e Fernando Alonso lo stava battendo costantemente. A Budapest, Ocon è tornato davanti al compagno di squadra in qualifica, poi la clamorosa gara.
E che dire di Vettel, bravo e attento a non commettere banali errori come era accaduto a Silverstone. Il tedesco ha gestito bene gara e gomme, ha provato a sorprendere Ocon, ma non vi è stato modo di avere la meglio. Così ha atteso la bandiera a scacchi regalando alla Aston Martin-Mercedes un'altra seconda posizione dopo quella di Baku. Quando le corse diventano strane e offrono opportunità ai team di centro classifica, lui risponde presente.
Vettel è stato squalificato però dalla FIA a causa del poco carburante residuo nel serbatoio della sua Aston Martin, che ha impedito le verifiche post gara. Hamilton (Mercedes) sale al secondo posto e Carlos Sainz (Ferrari) sale sul podio.
Hamilton si è piazzato quarto dopo una gran rimonta e un secondo pit-stop per montare gomme medie. La sua risalita è stata da cannibale, ma a un certo punto è stata fermata da un eccezionale Fernando Alonso. La loro battaglia si è protratta per una decina di giri, ed è stato uno spettacolo a dir poco favoloso. Lo spagnolo dell'Alpine, neo 40enne, ha battagliato come un ragazzino mettendo in campo tutta la sua esperienza per difendersi dal cannibale britannico. Che ci ha provato diverse volte alla curva 1, 2 e 4. Finché, Alonso alla prima curva è arrivato leggermente lungo e Hamilton ha avuto la meglio. Si è quindi lanciato su Carlos Sainz, superato facilmente e prendendosi il podio. Se ci fossero stati altri 2-3 giri avrebbe raggiunto e passato anche Vettel (che lo ha preceduto di un soffio) ed Ocon. E non si può non notare che proprio la strenua difesa di Alonso, ha permesso al suo compagno Ocon (e a Vettel) di mantenere le prime due posizioni. Con il terzo posto, Hamilton torna in testa al mondiale piloti e anche la Mercedes è salita al comando del campionato costruttori.
Alonso ha poi tentato di sorprendere Sainz, ma l'amico spagnolo non gli ha concesso nulla e si è tenuto il quarto posto. Considerando l'errore in qualifica, una bella boccata d'ossigeno per Sainz mentre rimane il rammarico per Leclerc. Ma come lui, la cattiva sorte è toccata anche ai due piloti Red Bull e allo stesso Bottas. Verstappen con una vettura inguidabile dopo l'urto ricevuto, è stato commovente nel cercare comunque di entrare in top 10. Ce l'ha fatta soltanto nel finale superando Ricciardo. Pensate che Verstappen per diversi giri si è ritrovato alle spalle della Haas di Mick Schumacher senza avere la possibilità di superarlo. Buona gara per l'Alpha Tauri con Pierre Gasly sesto e Yuki Tsunoda settimo. Ma siamo certi che vi sia amarezza nel team faentino considerando che in qualifica Gasly aveva ottenuto il quinto tempo. Il francese pur non venendo colpito da nessuno, si è trovato costretto alla prima curva dopo la partenza a girare largo nella via di fuga per evitare Bottas e gli altri, perdendo tanto tempo.
Giornata indimenticabile per la Williams che ha finalmente conquistato i primi punti 2021: e non solo con una monoposto, ma con tutte e due. Nicholas Latifi, ottavo, si è addirittura piazzato davanti a George Russell. Fuori dai punti Ricciardo con una McLaren incidentata e le due Alfa Romeo, penalizzate con entrambi i piloti. Kimi Raikkonen per essere ripartito nel cambio gomme andando a urtare Nikita Mazepin costringendolo al ritiro (ma la colpa è da attribuire al team), Antonio Giovinazzi per eccesso di velocità ai box. Insomma, in una gara così, che ha offerto la possibilità di prendere punti, non riuscirci per banali errori è da quattro in pagella. Combattivo Schumacher con la Haas, che per buona parte della corsa è stato in zona punti.
Domenica 1 agosto 2021, gara
1 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 70 giri
2 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1"859
3 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 2"736
4 - Carlos Sainz (Ferrari) - 15"018
5 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 15"651
6 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1'03"614
7 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'15"803
8 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 1'17"910
9 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1'19"094
10 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'20"244
11 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
12 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1 giro
13 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 1 giro
14 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
Ritirati
Nikita Mazepin
Lando Norris
Sergio Perez
Lance Stroll
Charles Leclerc
Valtteri Bottas
Il campionato piloti
1.Hamilton 192; 2.Verstappen 186; 3.Norris 113; 4.Bottas 108; 5.Perez 104; 6.Leclerc, Sainz 80; 8.Ricciardo 50; 9.Vettel, Gasly 48; 11.Ocon 39; 12.Alonso 36; 13.Stroll 18; 14.Tsunoda 16; 15.Latifi 4; 16.Russell 2; 17.Raikkonen 1.
Il campionato costruttori
1.Mercedes 300; 2.Red Bull-Honda 290; 3.McLaren-Mercedes 163; 4.Ferrari 160; 5.Alpine-Renault 75; 6.Aston Martin-Mercedes 66; 7.Alpha Tauri-Honda 64; 8.Williams-Mercedes 6; 9.Alfa Romeo-Ferrari 2.
dall'articolo di Massimo Costa per IlMessaggero.it