La nuova norma entra in vigore, ma non tutti sono contenti. La preoccupazione dei commercianti. Sacchetti di plastica monouso al bando nello Stato di New York. È entrata in vigore oggi la nuova legge firmata la scorsa primavera dal governatore Andrew Cuomo per ridurre l’inquinamento ambientale. Un analogo provvedimento era già stato varato in California e alle Hawaii, ma nella roccaforte progressista di New York si erano fatte sentire più forti le pressioni della lobby dell’industria della plastica e i timori di penalizzare le fasce a basso reddito. L’obiettivo è quello di ridurre una inutile e dannosa montagna di plastica: si stima che gli abitanti dello Stato utilizzino 23 miliardi di sacchetti monouso all’anno, l′85% dei quali finisce nelle strade, nelle discariche, nei corsi d’acqua o negli impianti di riciclaggio. La legge punta ad una rapida transizione verso alternative eco-compatibili e impone ai negozi di vendere sacchetti di carta a cinque centesimi l’uno o di offrire più solide borse riciclabili che possano essere usate almeno 125 volte.
È prevista una serie di eccezioni: per pesce o pollame crudo, per ortaggi e cereali sfusi, per la consegna dei quotidiani, per i servizi di pulisecco e per le consegne di cibo o il cibo takeaway. Le autorità hanno annunciato un periodo di tolleranza: i trasgressori saranno prima avvisati e poi multati con ammende di 250 dollari.
Preoccupati e critici i piccoli commercianti: dicono di non essere pronti e temono che la svolta danneggerà le loro attività e scaricherà costi ingiusti sui meno abbienti. Per procurarsi 100 mila sacchetti usa e getta bastano più o meno 2000 dollari, per la stessa fornitura di carta ne servono 15 mila, per non parlare di quelli di tessuto.“Si danneggiano i piccoli negozi che sono il cuore pulsante di New York. Non sopravviveranno”, ha accusato Frank Garcia, della National Association of the Latino State Chambers. Nella Grande Mela ci sono circa 13 mila “bodegas”
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dall'articolo di ANSA da HuffingtonPost.it