L’onda lunga del Covid Smeraldo sembra inseguire tutti: non solo Berlusconi e Briatore, ma anche calciatori come Mihajlovic e Pjanic e star della tv come Aida Yespica. Solo nel Lazio sono stati contati 764 positivi tornati dalla Sardegna in agosto. La maledizione dell’estate smeralda non perdona neanche chi si credeva ormai in salvo sul «continente». Silvio Berlusconi è solo l’ultimo colpito dal contagio da Sars-Cov-2 quando già si riteneva sfuggito ai «venti sardi», così battezzati da Flavio Briatore. Dopo la grande fuga da Porto Cervo e dintorni e mentre imperversa la caccia agli avventori di Billionaire, Phi Beach e Sottovento, specie a quelli andati a far baldoria lasciando all’ingresso falsi nomi e recapiti, l’onda lunga del Covid Smeraldo sembra inseguire tutti: ricchi o poveri e in questo è democratica. Colpisce quelli sbarcati a Civitavecchia dai traghetti stracolmi dove tanti sono saliti con la febbre, come denunciato dall’assessore alla sanità del Lazio, e colpisce quelli scappati con l’aereo privato, come Briatore, come Berlusconi.
Il primo, partito il 18, risultava negativo a un test sierologico il 19 e positivo al tampone del 25, fatto di prassi, mentre veniva ricoverato per prostatite e mentre una sessantina di dipendenti pure risultavano contagiati, di Covid, non di prostatite. Berlusconi, invece, aveva fatto due tamponi il 25, dopo aver saputo di Briatore, ed era risultato negativo. Sospiro di sollievo: i due si erano visti a Villa Certosa il 12 e, nei selfie, stavano vicini vicini, senza mascherina. Ormai, passati i 14 giorni, sembrava averla scampata, ma il contagio l’avrebbe raggiunto dopo l’incontro coi figli Luigi e Barbara, di rientro da una vacanza in barca. È stato detto e scritto che questo virus passa da figli e nipoti a genitori e nonni, specie se, di mezzo, ci si mette la movida. Ma niente. In Costa Smeralda si è ballato in pista e sui tavoli, grazie al governatore Christian Solinas che, prima, ha reclamato invano test per chi arrivava sull’isola e, poi, ha aperto le discoteche in deroga al Dpcm, confidando che si ballasse distanziati di due metri. La leggerezza di quelle notti magiche ha invece contagiato le mattine in spiaggia e gli apericena su piscine e barche, dove distanziamento e mascherine sembravano poi superflui. Solo nel Lazio sono stati contati 764 positivi tornati dalla Sardegna in agosto.
Articolo di Candida Morvillo per Corriere.it