“In questa boccia per pesci mi sento morire”: il video di Clotilde Armellini, una donna malata di COVID-19 costretta a indossare il casco respiratore, è diventato virale. Ma lei e la sua famiglia sono stati travolti dagli insulti dei negazionisti. “In questa boccia per pesci mi sento morire”: il video di Clotilde Armellini, una donna malata di COVID-19 costretta a indossare il casco respiratore, è diventato virale. La donna, agente di polizia penitenziaria, mamma di due figli anch’essi positivi, spiega cosa sta subendo e avverte: “Ti prego non scherzare con il coronavirus, metti la mascherina, proteggi chi ami, perché dentro questa boccia per pesci, davvero, io mi sento morire. I miei polmoni non funzionano più, li sento pieni d’acqua. Vorrei strapparmi dalla faccia questo bavaglio, ma se lo faccio crepo, perché da sola non ci riesco più a respirare”. Repubblica Torino riporta la testimonianza di Clotilde che spiega che ha cancellato il video per gli insulti dei negazionisti: «l’ho cancellato. Sono stata travolta dalle critiche e dagli insulti di chi sostiene che sia tutto un complotto e il Covid non esista e non ho voluto sottoporre me stessa e la mia famiglia a tutto questo. Io volevo solo mettere in guardia le persone sul fatto che il Covid c’è, che fa male, che colpisce tutti, anche i giovani e che bisogna proteggersi». Ecco il suo racconto:
Clotilde è arrivata all’ospedale di Alessandria domenica, è stata ricoverata al quarto piano nel reparto di pneumologia. Anche suo marito e i suoi due bambini sono risultati positivi. «I bambini per fortuna stanno bene, non hanno sintomi, ma mio marito no e nessuno è ancora andato a visitarlo. Eppure ha la febbre. Io seguo quel che succede a casa dalle webcam che vedo sul mio cellulare». Con i bambini parla poco, teme di spaventarli con la voce rotta dalla fame d’aria. «Non voglio che si impressionino, saranno già spaventati così», dice. «Non ho voluto fare questo video per protagonismo ma perché sentivo il dovere di fare qualcosa: ho voluto mettere in guardia tutti perché le persone si rendano conto che bisogna usare le mascherine giuste e che bisogna fare attenzione perché contagiarsi è facile. A me è successo sul lavoro mentre accompagnavo in macchina una persona che è risultata positiva. «Non mi sono ammalata ballando al Billionaire, ma facendo il mio lavoro anche se ho usato tutte le precauzioni possibili, ho rispettato le regole eppure mi sono ammalata perché col Covid non si scherza». Il suo messaggio è rivolto in particolare ai giovani. «Il Covid non è la malattia dei vecchi, colpisce tutti. Per questo prego tutti quelli che sono là fuori di fare attenzione». Poi si rivolge ai medici e al personale dell’ospedale: «Sono degli angeli, mi hanno tenuto per mano quando avevo più paura, si fanno in quattro per tutti noi, e siamo tanti ricoverati qui».
Articolo da NextQuotidiano.it