A partire dal 1° Luglio 2021, I cittadini italiani vedranno un aumento nelle proprie bollette di luce e gas rispettivamente del 9,9% per l’elettricità e del 15,3% per il gas nell’ultimo trimestre del 2021. Le cause dell’aumento del prezzo. A cosa può essere dovuto un rincaro così alto? La causa si trova nel costo delle materie prime. Infatti, basti pensare che il prezzo del petrolio grezzo sia triplicato nell’ultimo anno, portando ad un netto aumento sia della benzina che del gas. Solitamente, i prezzi della benzina raggiungono il picco durante la primavera, ma quest’anno è probabile che continuino a salire durante l’estate. Mentre l’economia si riprende, il prezzo del petrolio continua ad aumentare. “L’ultima volta in cui il prezzo del petrolio è salito durante l’estate è stato nel 2008”. Il costo dell’energia è aumentato significativamente nell’ultimo anno a causa di una varietà di fattori tra cui l’aumento del prezzo del petrolio, dalla riduzione degli investimenti nelle energie fossili e, un grande aumento della domanda di energia da quando la gente ha ricominciato a guidare e a volare. Va inoltre ricordato che i prezzi del gas sono scesi significativamente all’inizio della pandemia, è anche dovuto a questo se l’attuale aumento sembra così sorprendente.
Come funziona l’aumento delle bollette
Il responsabile, o meglio, il vigilante delle bollette e dei prezzi di luce e gas è l’autorità dell’energia Arera.
L’autorità in questione svolge l’attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecolore.
Si tratta di un’entità amministrativa indipendente che opera al fine di garantire la promozione della libera concorrenza e dell’efficienza nei servizi di pubblici.
Con cadenza trimestrale, in base alle performance dei mercati energetici, l’Arera controlla e aggiorna le tariffe all’interno delle bollette di luce e gas.
Le contromisure a Luglio del governo
Il vertiginoso aumento del costo delle utenze ha portato il nostro governo, a ridosso dell’entrata in vigore del rincaro di Luglio, ad emanare nella notte del 30 Giugno il decreto “salvabollette”.
Questo provvedimento è stato fatto per attutire l’impatto di un incremento a due cifre sulle bollette di milioni di cittadini. Viene stimato che senza l’intervento di fondi statali, l’aumento della bolletta per l’elettricità avrebbe raggiunto il 20%, non una sorpresa alla luce dell’incremento di oltre il 30% per i prezzi europei del gas durante il secondo trimestre del 2021.
In particolare, con il “Decreto lavoro e imprese” approvato dal Consiglio dei Ministri in data 30 Giugno, sono stati destinati per la riduzione degli oneri generali di sistema per l’ultimo trimestre dell’anno 2021, 1,2 miliardi di euro.
I fondi per realizzare l’intervento provengono principalmente da quanto ricavato dalle aste del mercato europeo dei permessi di emissione di CO2.
Il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini, ha dichiarato: “Nell’ambito della leale collaborazione istituzionale, abbiamo supportato tecnicamente la scelta di intervento del Governo. Senza il decreto l’aumento delle bollette sarebbe stato molto più pesante. Tenendo conto della tendenza internazionale all’aumento dei prezzi delle materie prime e delle scelte europee sulla limitazione dei gas serra, appare ancora più importante consolidare l’utilizzo dei proventi delle aste dei permessi di emissione CO2 a contenimento delle bollette”.