Non sono rari gli annunci che propongono alloggi senza i requisiti di abitabilità stabiliti dalla legge. Che richiede per esempio almeno 9 metri quadri per la camera da letto e 14 per il soggiorno. I prezzi sono fuori controllo e spesso vengono richiesti caparre a 3 zeri, garanti, fidejussioni. Affittare una casa o una stanza in una delle maggiori città d’Italia può rappresentare un vero e proprio percorso ad ostacoli per studenti e lavoratori fuori sede. Da Milano a Bologna, passando per Roma, nelle più grandi città universitarie d’Italia il mercato immobiliare sembra essere letteralmente impazzito. Non è raro, infatti, imbattersi in annunci che offrono alloggi senza i minimi requisiti di abitabilità stabiliti dalle normative. Per non parlare dei prezzi, che arrivano anche a sfiorare i 1000 euro mensili per una stanza singola in appartamento in condivisione in capoluoghi come Milano. Basta aprire un qualsiasi portale di annunci immobiliari per trovarsi di fronte ad offerte che lasciano letteralmente a bocca aperta.
Per fare qualche esempio: a Milano la società ZappyRent offre in affitto un monolocale dall’arredamento di età indefinibile a 600 euro mensili e 85 euro di spese condominiali mensili più tre mesi di cauzione. La metratura? Ben 10 metri quadrati. Praticamente un ripostiglio. Non mancano offerte simili nemmeno a Bologna, tra le città italiane che negli ultimi anni stanno sperimentando una bolla dovuta al grande afflusso di studenti universitari da ogni parte del Paese. Per una stanza singola in affitto in un appartamento in condivisione con cinque persone, la piattaforma specializzata in affitti a medio e lungo termine Roomless richiede 800 euro mensili. Dalle fotografie, la camera appare come un corridoio abbastanza stretto e lungo, metratura dichiarata: 11 mq.
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dall'articolo di Charlotte Matteini per IlFattoQuotidiano.it