Il presidente del Parlamento Ue interviene dopo la spaccatura di ieri sera al consiglio europeo che ha portato all'ennesimo rinvio sugli aiuti: "Abbiamo bisogno che i nostri Paesi spendano tutto quello che debbono spendere". Il ministro degli Esteri italiano: "Ora serve lealtà". “Dai leader ci saremmo aspettati una più forte assunzione di responsabilità“. Di fronte alla spaccatura dei capi di governo durante il Consiglio europeo e all’ennesimo rinvio sugli aiuti per superare l’emergenza coronavirus, anche il presidente del Parlamento Ue David Sassoli ha deciso di intervenire per chiedere una presa di coscienza da parte dei singoli Stati. “Voglio essere molto chiaro”, ha detto intervistato dal canale Uno di Rtve. “I governi nazionali non sono l’Europa“. Sono ore drammatiche per l’Unione europea, sia per la crisi sanitaria che per quella economica, e ancora i leader non sono riusciti a trovare un accordo. Lo stesso premier Giuseppe Conte, in linea con Spagna e Francia, ha ribadito più volte che servono “nuovi strumenti” e che non intende accettare un compromesso al ribasso. Una posizione che crea una frattura, al momento insanabile, con gli Stati del Nord Europa, Germania e Olanda in primis. In linea con il premier italiano, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Non abbiamo bisogno di belle parole, ora serve lealtà”.
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Di Maio: “Senza un’azione decisa non ci risolleveremo”
Tra i primi a intervenire in sostegno della linea dura di Conte c’è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Se già ieri sera, a consiglio europeo ancora in corso, aveva appoggiato le parole del premier, oggi è intervenuto con un lungo post su Facebook: “Ci aspettiamo lealtà da parte dei partner europei”, si legge. “La parola lealtà per noi ha un peso importante. Ci aspettiamo che l’Europa faccia la sua parte. Anche perché delle belle parole francamente ce ne facciamo poco”. Perché, ha detto ancora, “siamo consapevoli che se non interveniamo in maniera decisa, non risolleveremo la nostra economia. E questo non possiamo nemmeno immaginarlo. Abbiamo detto agli altri Stati membri che l’Italia spenderà tutti i soldi necessari per dare aiuto ai nostri cittadini, non è questo il momento di tener conto di parametri, scartoffie e burocrazia“.
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dall'articolo di F. Q. per IlFattoQuotidiano.it