Alcuni primi cittadini e presidenti di Regione (di centrosinistra e centrodestra, nessun esponente dei partiti "euroscettici") scrivono una lettera al Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei maggiori quotidiani della Germania: "Se l'Unione non dimostra di esistere cesserà di esistere. Berlino nel 1945 evitò il default perché il suo debito fu dimezzato da 21 Paesi tra cui l'Italia. Con gli eurobond i debiti pregressi non si cancelleranno né mutualizzeranno. L'Aja rigorista con il suo regime fiscale di favore toglie risorse al nostro welfare". La “memoria” del passato, che aiuta “a prendere le decisioni giuste” nel prossimo futuro. La memoria è il debito dimezzato alla Germania nel 1953, le decisioni giuste per il futuro sono quelle da prendere sui tavoli europei per combattere l’emergenza economica legata al coronavirus.
È questo l’incipit scelto da sindaci e governatori italiani che hanno scritto una lettera aperta alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei maggiori quotidiani della Germania. Una missiva che si rivolge direttamente agli “amici tedeschi” e li invita a schierarsi con i “grandi Paesi dell’Ue” e non al seguito di “piccoli egoismi nazionali”. Anche perché in passato furono proprio quei grandi Paesi del Vecchio continente a dimostrare solidarietà a Berlino, che in questo modo evitò il default dopo la Seconda guerra mondiale.
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dall'articolo di F.Q. per IlfattoQuotidiano.it