Schulz 690x362La manifestazione davanti all’ambasciata italiana di Berlino alla vigilia del vertice decisivo sugli strumenti anti-Covid dell'Europa. L'ex presidente del Parlamento europeo e parlamentare Spd: "I coronabond non arriveranno subito, quindi il Recovery Fund è un buon punto di partenza". In Germania è sempre più insistente il fronte che chiede un passo verso la posizione di Roma.  I deputati tedeschi manifestano davanti all’ambasciata italiana di Berlino per esprimere solidarietà all’Italia alla vigilia del decisivo Consiglio europeo che dovrà stabilire quali strumenti l’Ue metterà in campo per aiutare i Paesi più colpiti dal coronavirus. Angela Merkel ha “esitato” e si è sollevata l’impressione sbagliata, ma adesso ha imboccato la strada giusta, dicono i parlamentari.

Il socialdemocratico Martin Schulz, incontrando la stampa italiana, spiega: “I coronabond non arriveranno subito, quindi il Recovery Fund è un buon punto di partenza”. In prospettiva, “l’Europa ha bisogno di titoli di Stato comuni“, ha aggiunto sottolineando che “questo non ha nulla a che vedere con il pagare i debiti degli altri, ma è uno strumento di consapevolezza della valuta comune”.  La presa posizione di Schulz, ex presidente del Parlamento europeo ed ex candidato alla cancelliera della Spd, non è che l’ultima espressione di un fronte che in Germania ha manifestato dissenso contro la linea dura tenuta finora da Merkel nella discussione europea. Un fronte che dai Verdi agli industriali e che vede tra i contrari soprattutto l’Alternative für Deutschland, i sovranisti amici della Lega di Matteo Salvini. I presidenti del gruppo parlamentare AfD, Alice Weidel e Alexander Gauland, sostengono che “i contribuenti tedeschi non devono assumersi la responsabilità di decenni di cattiva gestione da parte dei governi italiani”.

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dall'articolo di FQ per IlFattoQuotidiano.it 

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