Via libera dell'Eurogruppo al Mes alleggerito, con prestiti decennali per la crisi sanitaria. Ma Conte e i Cinque Stelle considerano questo passo avanti insufficiente. Alla fine l’Olanda si è dovuta arrendere, a prevalere è stata la linea di una condizionalità “light” per l’eventuale richiesta di accesso ai fondi del Meccanismo europeo di stabilità anche per la parte relativa alla durata massima di scadenza dei prestiti, che sarà di dieci anni e non di due come nei desiderata del premier Rutte. I ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno infatti stabilito ieri i dettagli sulla nuova linea di credito da 240 miliardi, concordando sul fatto che “il monitoraggio e la sorveglianza dovrebbero essere commisurati alla natura dello shock simmetrico causato dal virus e proporzionati alle caratteristiche e all’utilizzo del sostegno per la crisi pandemica, in linea con il quadro dell’Ue e le pertinenti linee guida Mes”.
Accolta, dunque la proposta di Gentiloni e Dombrovskis di “un quadro di monitoraggio semplificato, limitato agli impegni dettagliati nel piano”. Le richieste di sostegno possono essere presentate dal primo giugno di quest’anno fino al 31 dicembre 2022 e, su proposta del direttore generale, Regling, “il consiglio dei governatori del può decidere di comune accordo di adeguare tale termine”. Il periodo di disponibilità concessa nell’ambito del sostegno alla crisi pandemica sarà di 12 mesi ma potrebbe essere prorogato due volte per 6 mesi, conformemente al quadro standard del Mes per gli strumenti precauzionali. Soddisfatto del lavoro svolto in sede europea il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, che ieri ha partecipato al vertice: “L’Eurogruppo conferma che il Mes potrà offrire finanziamenti per il 2% del Pil a tasso quasi zero per spese sanitarie e di prevenzione dirette e indirette legate al coronavirus. La Commissione verificherà solo questo requisito. Non potranno essere introdotte condizioni aggiuntive”.
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dall'articolo di Laura Tecce per LaNotiziaGiornale.it