I 27 finalmente seduti attorno a un tavolo dalle 19.30 dopo sette ore di bilaterali, ultimo dei quali quello tra Italia e Olanda. Restano le tensioni, tanto che è circolata anche l’eventualità che l’accordo possa essere siglato senza l’Olanda. Orban gioca la sua partita e si schiera con l’Italia: “Caos è colpa di Rutte”. Iniziata la cena tra i leader dopo che la plenaria è stata rinviata per tre volte per consentire bilaterali e vertici ristretti. Si cerca una mediazione su entità dei fondi e governance dei piani nazionali. Durissimo braccio di ferro tra i frugali - o "avari" come li ha definiti il premier polacco - e gli altri Stati. I quattro guidati dall'Olanda di Rutte non accettano che l'ammontare dei sussidi a fondo perduto sia di almeno 400 miliardi. E' circolata anche l'eventualità che l'accordo possa essere siglato senza Amsterdam. Contro il potere di veto sui recovery plan degli altri Paesi il premier italiano ha evocato la possibilità di fare appello alla Corte di giustizia Ue.
I nodi da sciogliere sono gli stessi di venerdì. L’ammontare degli aiuti a fondo perduto, partendo dai 500 miliardi proposti dalla Commissione che i “frugali” vogliono tagliare. Il controllo su come saranno spesi, con l’Olanda che invoca il potere di veto e l’Italia che lo esclude. L’entità dei “rimborsi” concessi ai Paesi nordici sui contributi al bilancio comunitario. Il legame tra erogazione dei soldi europei e rispetto dello stato di diritto, che chiama in causa il blocco di Visegrad. Infine l’ampiezza del quadro finanziario 2021-2027. È il terzo giorno di trattative a Bruxelles sul Recovery fund e tutto fa pensare che il Consiglio europeo che avrebbe dovuto concludersi sabato continuerà anche lunedì. Dopo gli scontri “durissimi” delle scorse ore, per dirla con le parole del premier Giuseppe Conte, l’inizio della plenaria prevista per le 12 è slittato per tre volte, prima alle 16, poi alle 17:30 e infine alle 19. I lavori sono ripresi con una cena tra i 27. Nel pomeriggio si sono susseguiti bilaterali e riunioni ristrette tra i leader. I premier di Italia, Grecia, Spagna e Portogallo hanno tra l’altro visto quelli dei quattro Paesi “frugali” – Austria, Olanda, Svezia e Danimarca – affiancati dalla finlandese Sanna Marin. Poi una delegazione italiana ha incontrato in separata sede gli olandesi. Sulla base di una proposta finlandese, i frugali hanno messo sul tavolo un’offerta finale di 350 miliardi di sovvenzioni da raddoppiare con un pari ammontare di prestiti. Posto che la questione della governance e dei rebate venga risolta.
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dall'articolo di F. Q. per IlFattoQuotidiano.it