Francesca la vergogna di MacronLa Francia che tanto fa la predica all'Italia si è dimenticata di Francesca Peirotti, 31enne di Cuneo condannata per aver aiutato otto migranti ad attraversare il confine. Per lei la corte d'appello di Aix En Provence ha riserbato sei mesi di carcere, con sospensione condizionale della pena. La sua colpa è stata proprio quella che il presidente Emmanuel Macron ci rinfaccia: "Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". L'unica differenza? Carola Rackete (capitana della Sea Watch 3) ha violato le leggi in mare, mentre la Peirotti sulla terra ferma, di preciso sul confine di Ventimiglia verso Mentone.

 I fatti - fa sapere Repubblica - risalgono all'8 novembre 2016, quando l'animatrice socio-culturale avrebbe trasportato su un furgone (con il logo della Croce Rossa) otto richiedenti asilo arrivati in Italia da Eritrea e Ciad e rimasti bloccati a Ventimiglia. Tra loro c'era anche un neonato. La ragazza era stata poi bloccata dalla gendarmeria francese sull'autostrada A8 all'altezza di Mentone. 

Francesca era stata condannata in primo grado, a maggio 2017, a una multa di mille euro dal tribunale di Nizza che non aveva accolto la richiesta di condanna della procura. La corte d'Appello ha però optato per una pena ben più grave a cui potrebbe aggiungersi anche l'interdizione a vivere nella regione francese per i prossimi cinque anni, se la condanna dovesse essere confermata anche in cassazione. La ragazza infatti, assistita dal suo avvocato Zia Oloumi, ha già presentato ricorso alla corte di cassazione di Parigi. "La solidarietà non può essere un reato. In più qui ho un lavoro e la mia famiglia, non credo sarà tanto facile mandarmi via o addirittura espellermi, e secondo me i magistrati e i giudici lo sanno benissimo: stanno cercando di convincermi a mollare, ma io non mi fermo".


Articolo di LiberoQuotidiano.it 

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