Per la guida alla Commissione Ue sono salite le quotazioni di Ursula Von der Leyen, ministro della Difesa tedesco dal dicembre del 2013 ed esponente di punta della Cdu tanto da meritarsi il titolo di “delfina” della cancelliera Angela Merkel. Figlia di Ernst Albrecht, a lungo presidente del Land della Bassa Sassonia, è cresciuta a Bruxelles dove ha frequentato la scuola europea dal 1964 al 1971. La sua carriera politica inizia però negli anni ’90. Con l’iscrizione alla Cdu arrivano i primi ruoli a livello locale fino alla nomina, nel 2003, come ministra per gli Affari sociali, la famiglia e la salute in Bassa Sassonia. L’anno dopo è membro della presidenza dell’Unione cristiano-democratica e, notata da Angela Merkel, viene scelta come ministra per la Famiglia dal 2005 al 2009, per passare dal 2009 al 2013 alla guida del dicastero del Lavoro e gli Affari sociali, poi alla Difesa dove diventa la prima donna a ricoprire l’incarico nella storia della Germania. Nel 2017 ha accusato i generali di “debolezza di conduzione” dell’esercito ritrovandosi così al centro di uno scontro con i vertici militari, e del conseguente scandalo in quanto nella Bundeswehr, le forze armate della Repubblica Federale, erano stati trovati militari filonazisti. Alle critiche la ministra rispose con l’annuncio di una grande riforma che avrebbe garantito maggiori investimenti a favore della Difesa.
Nel 2015 fu accusata di aver “chiaramente oltrepassato il limite tollerabile” di frasi senza citazioni all’interno della sua tesi di specializzazione nel 1991. Von der Leyen si difese accusando “gli attivisti su internet” che “cercano di seminare dubbi sulle tesi di laurea dei politici”. Secondo “VroniPlag Wiki”, piattaforma che si occupa proprio di smascherare i plagi, nel testo di 62 pagine sarebbero state utilizzate “citazioni non sufficientemente indicate” in 27 pagine, il 43,5% del totale. In 5 pagine la media era tra il 50 e il 75%, mentre in 6 superava il 75%.
Von der Leyen è sposata con il medico e imprenditore Heiko von der Leyen ed è madre di ben sette figli, nati tra il 1987 e il 1999.
Articolo di Huffingtonpost.it