Scena di panico nel quartiere di Notre-Dame, proprio nel centro di Nizza in Avenue Jean-Medecin dove, verso le 9 del mattino di giovedì 29 ottobre, si sono sentite delle urla e spari. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un attacco col coltello nel quale sarebbe rimasto ucciso un uomo di 70 anni e anche un’altra persona. La polizia locale intervenuta sul luogo avrebbe poi neutralizzato l’aggressore con un colpo di pistola. La vittima, un 70enne, sarebbe stato decapitato all’interno della cattedrale francese. “Tutto lascia supporre un attentato terroristico in seno alla basilica di Notre-Dame”, dice il sindaco Christian Estros. “La rabbia in Francia sta montando, da giorni si avvertiva qui a Nizza un’esasperazione palpabile”: così un testimone a Nizza dell’attacco all’arma bianca avvenuto stamane all’interno della basilica di Notre Dame, sul viale principale nel centro della città. “Mi sono rintanato dentro l’ufficio perché vedevo la gente correre. Ho sentito sette colpi d’arma da fuoco e ho avuto molta paura”, ha detto all’Agi Fabrice Viriglio, proprietario di un’agenzia assicurazione accanto alla cattedrale di Nizza. Ci sarebbero anche diversi altri feriti nell’attacco avvenuto nelle prime ore di oggi. Al pubblico è stato chiesto di evitare la zona che è stata chiusa.
Dopo l’attacco nella cattedrale a Nizza, il primo ministro francese Jean Castex ha lasciato l’Assemblea nazionale per convocare l’unità di crisi. Il premier era in aula all’Assemblea nazionale per riferire sulla decisione del governo di richiudere il Paese per il Covid-19. Castex ha lasciato precipitosamente dalla Camera per entrare nella cellula di crisi aperta al ministero dell’Interno; con lui il ministro dell’Interno Gerard Darmanin. L’Assemblea nazionale ha osservato un minuto di silenzio per quanto accaduto a Nizza. Il presidente francese Emmanuel Macron sarà alle 10,30 a Beauveau, sede del ministero dell’Interno.
Scontro Francia-Turchia: tensione alle stelle
L’attacco avvenuto a Nizza cade a poche ore dal durissimo scontro diplomatico in atto tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello turco Recep Tayyip Erdogan. Nei giorni scorsi Erdogan ha lanciato un appello a boicottare i prodotti francesi e ha inasprito lo scontro con il collega francese che poche ore prima aveva condannato simili appelli circolati in alcuni Paesi islamici a causa delle vignette satiriche contro Maometto pubblicate in Francia. La tensione era arrivata alle stelle nella giornata di ieri, mercoledì 28 ottobre, dopo che il giornale satirico Charlie Hebdo ha pubblicato una vignetta caricaturale del presidente turco e contro cui Recep Tayyip Erdogan ha deciso di presentare querela.
L’avvocato del capo di Stato turco, Huseyin Aydin, ha infatti presentato alla procura di Ankara una querela per vilipendio e diffamazione nei confronti del direttore, del caporedattore e del caricaturista autore della vignetta. Nella querela si legge che il vilipendio di cui è fatto oggetto Erdogan “non può essere ascritto alla libertà di espressione”. Non ci sono al momento elementi che possano ricondurre l’attacco agli ultimi scontri diplomatici tra i due Paesi, e non è ancora confermato che si tratti di un atto terroristico, ma la tensione tra il mondo islamico e l’occidente è certamente molto alta.
L’attentato di Nizza del 2016
L’attacco di oggi in cattedrale rievoca, tristemente, l’attentato del 14 luglio 2016 avvenuto a Nizza durante i festeggiamenti della Festa nazionale francese: un tir si scagliò contro la folla che assisteva allo spettacolo dei fuochi d’artificio sulla passeggiata degli Inglesi causando 86 morti e 458 feriti. Il camion andò avanti per due chilometri prima di fermarsi e facendo zig zag per investire quante più persone possibile.
L’autore della strage fu ucciso. Si chiamava Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, aveva 31 anni. Il presidente François Hollande chiese un’estensione di tre mesi dello stato d’emergenza.
*notizia in aggiornamento
Articolo di TPI.it per