Mentre la situazione epidemiologica in Italia sembra essere stabile, le varianti del Covid-19 preoccupano sempre più. Motivo per cui diventa fondamentale accelerare le vaccinazioni con il nostro Paese che finora ha somministrato oltre 2 milioni di vaccini, con più di un milione di persone che hanno già ricevuto la doppia dose (qui i dati in tempo reale).
Di seguito tutte le ultime notizie sul Covid 19 in Italia e nel mondo di oggi, martedì 17 febbraio 2021, aggiornate in tempo reale.
Ore 09.30 – Vaccino, D’Amato: “Da Draghi mi aspetto pragmatismo e risposte” – Dal governo guidato da Mario Draghi “io mi aspetto del pragmatismo, delle risposte molto sicure soprattutto sull’approvvigionamento dei vaccini sotto due versanti: quello di una contrattazione a livello europeo per avere un maggiore numero di dosi e poi quella di avere la possibilità sui siti nazionali di poter produrre direttamente in loco attraverso le joint venture con i produttori. Ovviamente c’è un tema di brevetti, ma l’Europa su questo credo abbia tutta la forza e la capacità di imporsi”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Ore 09.00 – Turchia, 100 milioni di dosi entro aprile dalla Cina – La Turchia riceverà entro la fine di aprile dalla Cina 100 milioni di vaccino Sinovac. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute, Fahrettin Koca, che ha specificato i termini dell’accordo firmato con Pechino. Il ministro ha anche dichiarato di contare su Ugur Sahin, il fondatore e leader della tedesca di Biontech, di origine turca, per ottenere i 5 milioni di dosi del vaccino Pfizer/Biontech destinati alla Turchia, nonostante i ritardi legati alla produzione. “L’accordo è stato concluso da tempo – ha detto Koca – confido nel nostro fratello Ugur Sahin. Aspettiamo quasi 5 milioni di dosi, ma ci sono ritardi con i tempi di produzione”.
Ore 08.15 – Galli: Variante inglese pericolosa perché più contagiosa – La variante inglese? “In termini di capacità di diffusione è molto pericolosa” e “per questo serve una campagna vaccinale molto rapida ed estesa, altrimenti e’ difficile venirne fuori”. Cosi’ Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, in un’intervista al Corriere della Sera. Cosa lo preoccupa? “Quello che e’ accaduto in Regno Unito dove tutto e’ partito intorno al 23 settembre scorso. Se ne sono accorti più o meno due mesi dopo e nel giro di poco ha sostituito l’altro ceppo, che era quello che girava da noi”. Quindi, prosegue, “se arriva qui, essendo altamente più diffusiva, ci metterà poco a diventare dominante, imprimendo un ritmo più veloce. Diciamo che se prima era un andamento lento, potrebbe diventare molto più rock, con tutti i danni del caso”.
Ore 07.00 – La Germania conferma il lockdown duro fino al 7 marzo – La Germania andrà avanti in regime di lockdown duro almeno fino al prossimo 7 marzo. La conferma delle restrizioni in vigore nel paese dallo scorso 16 dicembre è motivata dalla Cancelliera Angela Merkel dalla necessità di contenere la diffusione delle nuove varianti del virus, in particolare quella inglese e quella sudafricana. Tale regime di lockdown duro prevede la chiusura di bar, ristoranti, negozi, centri estetici, cinema, teatri. Le visite in abitazioni private sono consentite a una sola persona al di fuori del nucleo familiare, mentre non è previsto il coprifuoco.
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dall'articolo di Lara Tomasetta per TPI.it