gas 1200 690x362In Francia è uscito qualche giorno fa un rapporto interessantissimo dello “Shift Project” sull’approvvigionamento di gas naturale in Europa (lo trovate a questo link, al momento disponibile solo in francese). In Italia, mi sa che nessuno abbia gran voglia di accorgersene, ma ignorare certe notizie è una cosa che facciamo a nostro rischio e pericolo. Lo “Shift Project” è un think tank francese ben noto e rispettato che lavora da anni in campo energetico. Il loro rapporto è molto dettagliato perché ci da un quadro della situazione ben più approfondito e utile di quello che ci arriva da quelli che ci raccontano che il problema si risolve con una nuova ricetta per cucinare gli spaghetti.  Allora, come siamo messi? Decisamente non bene e la situazione potrebbe farsi drammatica in un futuro non lontano.

Il rapporto richiede una lettura attenta, ma la sostanza la trovate nell’introduzione dove dice che “L’Unione Europea (Ue) rischia di essere esposta a una severa competizione di approvvigionamenti fra paesi importatori di gas naturale, ovvero a dei deficit cronici sul mercato mondiale di Gas Naturale Liquefatto (gnl) a corto, medio, e lungo termine”. Dice anche che: “La situazione del mercato mondiale del gas naturale liquido (gnl) sarà molto precaria entro il 2025, con un possibile evidente disallineamento tra l’offerta disponibile e la domanda prevista oggi. Nell’eventualità di un arresto prolungato delle forniture russe all’Ue, la domanda globale di gnl potrebbe portare a carenze di approvvigionamento endemiche e gravi”. In altre parole, rischiamo di finire al buio a breve.

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dall'articolo di Ugo Bardi  da https://www.ilfattoquotidiano.it/

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