Il coordinatore sarà Andrea Martella. Il capogruppo al Senato Marcucci: «Non è il partito del noi”. Nicola Zingaretti rompe gli indugi e nomina una segreteria quasi tutta di fedelissimi, senza esponenti vicini a Matteo Renzi, in quella che appare una risposta più decisa e compiuta al caso Luca Lotti-Csm che scuote il partito. Il leader, di fronte al montare dello scandalo, non aspetta la direzione di martedì per annunciare la sua squadra, della quale sulla carta avrebbe potuto far parte anche Lotti, in segno di apertura ai renziani dialoganti.
Ma le condizioni non ci sono più e minaccia di riaccendersi in grande stile la lotta interna, con le minoranze all’attacco del segretario. «Non condivido la segreteria, non è il partito del `noi´», dice il capogruppo al Senato Andrea Marcucci. «Una bella segreteria, con donne, giovani, gente di esperienza,», commenta Zingaretti, «un altro passo per la costruzione dell’alternativa». Secondo fonti vicine a Zingaretti le minoranze sono state consultate per un ingresso in segreteria, ma hanno risposto di no. Il leader punta ora a coinvolgerle nei dipartimenti, avendo riscontrato dei segnali di disponibilità, esclusa la corrente di Roberto Giachetti che resta sulle barricate.
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Dall'articolo di LaStampa.it