C’è chi le considera indispensabili per la protezione individuale. Altri che le additano come dannose e inutili. .......... La linea del Cts è quella della precauzione, l’indicazione definitiva – affidata all’ultimo comunicato stampa del comitato – è quella che i bambini e ragazzi dai 6 in su dovranno usare la mascherina a scuola, principalmente per gli spostamenti in classe, non servirà invece indossarla se è possibile mantenere la distanza di almeno 1 metro durante le lezioni. Al momento però gli esperti sono orientati a favorire le mascherine chirurgiche al posto di quelle di comunità (cioè di stoffa). Tra i dubbi espressi dai genitori c’è anche quello sulla tipologia migliore di mascherina da far usare ai bambini. Uno studio del National Institute for Public Health and the Environment olandese ha suggerito che il grado di protezione delle maschere variava in base alla tipologia della maschera e all’età. Per i bambini, tra i 5 e gli 11 anni, le maschere chirurgiche forniscono il doppio della protezione rispetto alle maschere fatte in casa.
Inoltre, uno studio, pubblicato su Preventive Medicine Reports sulle maschere indossate durante le epidemie di influenza stagionale in Giappone ha rilevato che l’uso delle mascherine era più efficace nelle classi superiori (bambini di 9-12 anni) rispetto alle classi inferiori (bambini di 6-9 anni). Qui, la gestione corretta della mascherina ha influito in modo importante sulla protezione dal virus.
nnanzitutto, che tipo di mascherina consigliate a scuola?
Le mascherine chirurgiche hanno il vantaggio della certificazione, che ne assicura l’omogeneità: per questo sono quelle raccomandate sui luoghi di lavoro. Peraltro, anche le mascherine di comunità assicurano una buona protezione delle vie aeree, a patto che vengano correttamente utilizzate.
È vero che con la mascherina si ri-respira il 50% della propria anidride carbonica e questo provoca rischi per la salute?
Circolano sono molte fake news in proposito: le mascherine non causano danni per la salute e l’uso diffuso e corretto è una delle misure più efficaci per contenere la diffusione del coronavirus. I dispositivi di protezione delle vie aeree, quando correttamente utilizzati, sono da molti anni strumenti efficaci e sicuri di prevenzione delle infezioni a trasmissione aerogena in generale. Non ci sono rischi di contaminazione o di sovrainfezioni, a patto ovviamente che vengano seguite le semplici regole per il loro corretto utilizzo, come il ricambio periodico o l’attenzione al contatto con la parte esterna. In caso di specifici dubbi è sempre comunque consigliabile rivolgersi al proprio medico curante.
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dall'articolo di Peter D'Angelo per IlFattoQuotidiano.it