papa messa per i migranti e i soccorritoriLa celebrazione è prevista per la mattinata dell'8 luglio. Invitate 250 persone. L’iniziativa del Papa, comunicata questa mattina dal portavoce ad interim della Sala Stampa vaticana, Alessandro Gisotti, è senza precedenti. La mattina di lunedì prossimo, 8 luglio infatti, in occasione del sesto anniversario della sua visita a Lampedusa (uno dei primi gesti dirompenti del Pontificato), Francesco celebrerà una messa per i migranti morti in questi anni, per i rifugiati e quanti si sono impegnati a salvare la loro vita. In tutto 250 persone invitate dalla sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, a cui il Pontefice ha affidato la cura dell’evento.

Com’è noto il Papa si è riservato di presiedere direttamente questa sezione della Curia Romana (altro fatto senza precedenti) . A rigor di logica, tra gli invitati alla Messa del Papa ci potrebbe essere anche la capitana Carola Rackete della SeaWatch3, se fosse già a piede libero, anche se sotto processo.

Ma la cosa straordinaria che va subito sottolineata è che la Messa presieduta da Francesco si svolgerà in San Pietro, all’Altare della Cattedra, l’Altare centrale della Basilica costruito sulla Tomba di Colui che fu scelto da Cristo stesso come “pietra” su cui edificare la sua Chiesa.

L’Altare, noto in tutto il mondo, sovrastato dal grandioso baldacchino barocco in bronzo del Bernini (uno dei capolavori dell’arte mondiale), è un monumento voluto da Urbano VIII nell’abside della basilica vaticana, per mostrare “urbi et orbi” (“alla città di Roma e al Mondo”) quale sia la potestà pastorale e magistrale di Pietro e dei suoi successori. Per onorare l’autorità che Cristo conferì a Pietro, si chiama appunto Altare della Cattedra. Ed è sopra quell’Altare che i Papi presiedono i momenti liturgici più importanti della vita della Chiesa, come quelli della Notte di Natale e di Pasqua.

Celebrare lì la messa per i migranti è un po’ come a dire che nelle circostanze storiche attuali, la causa dei migranti deve essere considerata dentro il perimetro della definizione dell’essere cattolico, per valutazione e decisione del Papa stesso.

La Chiesa, tranne qualche sporadica eccezione, su questo, “batte “ all’unisono. Non solo in termini generali ed astratti, ma anche nei casi specifici. Come quello della SeaWatch3. Tanto che sabato sera il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha dichiarato: “Penso che la vita umana vada preservata in ogni modo. Questa deve essere la Stella Polare che ci guida, tutto il resto è secondario”.

E’ facile immaginare che potrebbe essere inviato alla Messa anche il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo, eletto nel nuovo Parlamento europeo come indipendente nelle liste del Partito democratico con moltissime preferenze, sotto le insegne di “Democrazia solidale” una formazione civica che si rifà all’esperienza della Comunità di Sant’Egidio.

Bartolo nel 2017 ha dichiarato: ““In oltre 25 anni di attività sul campo a Lampedusa ho visitato oltre 300mila migranti e purtroppo ho raggiunto il record mondiale per un medico di ispezioni cadaveriche, alcune veramente strazianti al cospetto dei corpi senza vita di donne incinte e bambini”.

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dall'articolo di Maria Antonietta Calabrò per HuffingtonPost.it 

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