Alberto Gerli cts DraghiDopo un anno di insulti al governo Conte e al Comitato di esperti chiamato a dare suggerimenti scientifici per uscire dalla pandemia, ora che al timone c’è Draghi la Lega ha preteso di fare entrare la politica lì dove dovrebbe pronunciarsi solo la medicina e – a quanto viene sostenuto da più parti – ha infilato un ingegnere di sua fiducia nel nuovo Comitato tecnico scientifico. Il luminare si chiama Alberto Gerli (leggi l’articolo), e sulla base di una sua personalissima teoria sostiene che le zone rosse e i lockdown non servono a niente.  Vi risparmio qui i dettagli del modello matematico elucubrato da questo signore, ovviamente privo di qualunque esperienza di emergenze sanitarie, ma quello che conta è il corollario del suo teorema: qualsiasi misura restrittiva applicata oltre l’arco temporale di due settimane è destinata a non funzionare. Una sentenza che demolisce tutto il lavoro fatto da Conte e Speranza, ma anche dal 100% dei capi di Stato di tutto il mondo, compresi quelli che all’apparire del Covid facevano i negazionisti e poi hanno completamente cambiato registro.

Tutti fessi, tranne Gerli, che se fosse vera la sua indicazione da parte del partito di Salvini, sarebbe unto dalla Lega come questa è unta dalle sacre acque del Po raccolte ogni anno nell’ampolla di Pontida. Riti tribali tutt’altro che scientifici, e difatti le teorie di Gerli non ci hanno preso mai, a tal punto che travolto dalle polemiche ieri si è dovuto dimettere. Una figuraccia che però non insegna niente a chi continua a pretendere riaperture immediate di ristoranti e palestre, magari “perdonando” chi contravviene alle chiusure, e fomentando una piazza che è giustamente esasperata, ma che per questo andrebbe solo confortata e aiutata.

E qui sta la ragione di tutta la manfrina contro le scelte sanitarie partite con Conte e Speranza (e poi confermate da Draghi e i suoi ministri di Centrodestra, per non parlare dei governatori della stessa parte politica). Avendo illuso tutti che mandando a casa il vecchio governo i ristori sarebbero arrivati ottimi e abbondanti, ora che la platea dei beneficiari degli aiuti economici è stata allargata, il bluff delle destre sarà smascherato. E di soldi se ne vedranno pochissimi. Anche riempendo di politici il Comitato tecnico scientifico. O buttando come al solito la palla della propaganda in tribuna.

Articolo/editoriale di Gaetano Pedullà  per LaNotiziaGiornale.it 

 

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