È cosa nota che Guido Bertolaso sia stato, per tutte le destre, il campione di tutte le emergenze e quindi, avranno pensato le menti eccelse della politica lombarda, che non te lo accaparri un Bertolaso adesso che c'è da mettere a cuccia una pandemia? Ed infatti, manco a dirlo, giusto un annetto fa il diversamente arguto Fontana (imbeccato dal Cazzaro Verde e dal pregiudicato di Arcore), con grande fanfara mediatica se lo è assicurato per mettere in piedi in quattro e quattrotto un ospedale in Fiera. Che poi l'ospedale s'è rivelato essere l'ennesima cattedrale nel deserto, tanto che alcuni grandi finanziatori privati hanno rivoluto indietro i loro soldi dalla regione, è un dettaglio. Se no non si spiegherebbe perché Fontana&Co., non contenti del primo fiasco, gli abbiano dato anche l'opportunità di realizzare il secondo: se lo sono richiamati in Regione il Betolaso, giusto due mesi fa, per coordinare il piano vaccinale che, com' è noto, non sta andando niente bene. Anzi oggi è diventato una vergogna nazionale a tutto tondo, tanto che il vil Presidente, per mettere a tacere lo scadalo, anziché rassegnare doverose dimissioni, oggi ha dovuto trovarsi un colpevole in poche ore: a saltare sono state le teste del cda di Aria, la digital Company regionale, non la sua.
E anche il Bertolaso, capita la malparata, oggi si è protetto le terga affrettandosi a dichiarare:
"Io qui non sono nessuno, non posso firmare un pezzo di carta, non posso neanche stanziare un euro".
Ci è crollato un mito: chi l'avrebbe mai detto che un "campione" come lui lo tenevano nel Pirellone a pettinare le bambole?
Articolo di Roberta Labonia da Facebook da InAltoICuori.com