call center lombardia non funzionaIl call center di Regione Lombardia che dovrebbe dare informazioni sui vaccini, ma che si è rivelato inutile come denunciato da centinaia di persone e verificato da Fanpage.it, è costato 11,8 milioni di euro. Questa la cifra prevista per “call center e assistenza” sui 18,5 milioni indicati nell’offerta tecnico economica di progettazione di Aria Spa per la realizzazione e gestione del sistema di supporto alla campagna vaccinale lombarda anti Covid-19.  È costato 11 milioni e 800 mila euro il call center di Regione Lombardia che dovrebbe dare informazioni sui vaccini, ma che si è rivelato inutile, come denunciato da centinaia di persone e verificato da Fanpage.it. Gli operatori che rispondono al telefono non hanno gli elenchi delle prenotazioni, non sono in grado di confermare che la procedura sia andata a buon fine e tantomeno di comunicare data e luogo della somministrazione. In sostanza, un servizio carente e non in grado di dare risposte alle ansie e ai timori dei lombardi.  Un call center costato 11,8 milioni di euro che non fornisce informazioni. 

Nel documento che mette nero su bianco l'offerta tecnico economica di progettazione, realizzazione e gestione del sistema di supporto alla campagna vaccinale lombarda anti COVID-19 – che Fanpage.it ha potuto visionare – si legge che "a supporto della popolazione coinvolta nel processo di vaccinazione Aria mette a disposizione un sistema di call center per fornire informazioni sulla campagna (modalità di adesione, informativa sul processo ecc)" che "deve essere attivo per tutto il periodo della campagna e deve supportare le fasi massive e l'aumento della popolazione". Nello stesso documento sono indicati i costi: su 18,5 milioni di euro totali, ben 11,8 milioni sono stanziati per un appalto esterno per call center e assistenza.  

"Una cifra pazzesca stanziata quando la giunta sapeva che, data l'accelerazione impressa per i sopperire i ritardi, il portale non avrebbe retto", è il commento del consigliere regionale Samuele Astuti, capodelegazione del Pd in Commissione sanità al Pirellone. "Dopo due mesi ci troviamo a buttare via 18,5 milioni, di cui la stragrande maggioranza per un servizio di call center assolutamente inefficiente e incapace di dare risposte ai tanti lombardi che cercano risposte e rassicurazioni".

La testimonianza: Mia madre a 88 anni è senza vaccino, ma non sanno dirmi nulla
Molti cittadini lombardi hanno segnalato le difficoltà legate al call center. Oltre ai classi problemi legati alle lunghe attese per prendere la linea e alla stabilità della telefonata, a fare infuriare molti utenti è l'impossibilità da parte degli operatori anche solo di poter verificare lo stato di avanzamento della prenotazione. Tra le testimonianze c'è quella di Annamaria, residente a Desio, che ha raccontato a Fanpage.it la sua odissea alla ricerca di risposte.

"Mia madre, 88 anni, ha seri problemi motori e conseguentemente una disabilità riconosciuta al 100 per cento", spiega, "già a febbraio abbiamo fatto richiesta della vaccinazione a domicilio attraverso il medico di base. Ad oggi, 28 marzo, non ho ricevuto alcuna comunicazione da parte della Regione, nemmeno il famoso sms di ‘scuse' diramato qualche settimana fa. Preoccupati decidiamo di chiamare il call center regionale per informazioni sulle vaccinazioni a domicilio: come da voi riportato, non hanno accesso agli elenchi e non sanno dirmi nulla ("a tempo debito riceverà anche lei comunicazione al numero di telefono inserito"). L'unica cosa che mi consigliano di fare è chiamare il medico di base e chiedere conferma poiché fu lui a inoltrare la richiesta". È solo uno dei molti casi di persone ultra ottantenni che ancora non hanno ricevuto risposte sulla propria vaccinazione.

Articolo di  Simone Gorla  per FanPage.it 

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