"E' una legge attesa da anni", festeggiarono i deputati Iv a Montecitorio neanche otto mesi fa quando il disegno contro l'omotransfobia ottenne il primo via libera. Ora i parlamentari che lavorarono al testo, ma pure la ministra per le Pari opportunità che lo difese si ritrovano a seguire (in silenzio) la giravolta di Renzi e Faraone che guarda alle richieste della destra (Salvini in testa). Ddl Zan, ora Italia viva lo blocca ma a novembre applaudiva in Aula: ‘Testo equilibrato’. Articolo 1 da ‘rifare’? Lo scrisse la renziana Annibali. Non che i voltafaccia improvvisi di Italia viva facciano ancora notizia, ma quello sul ddl Zan, disegno di legge di cui sono stati promotori e che solo otto mesi fa hanno contribuito a scrivere, ha lasciato stupiti anche chi ai tradimenti di Matteo Renzi e compagni è ormai abituato. L’ammissione dei renziani, capogruppo al Senato Davide Faraone in testa, è ormai ufficiale: vogliono modifiche al provvedimento, proprio come chiedono Matteo Salvini e la destra, altrimenti la minaccia è che “così non passa”. Eppure basta riavvolgere il nastro solo fino a novembre scorso per trovare le dichiarazioni entusiaste dei deputati Iv che, in Aula, applaudivano per il primo via libera al disegno di legge contro l’omotransfobia. Quello stesso che ora vogliono affossare.
“Un intervento atteso da anni” e un “testo equilibrato”, dichiarò davanti a Montecitorio la deputata Iv Lucia Annibali, autrice di quell’articolo 1 che definisce anche “l’identità di genere” e che ora i suoi vogliono modificare. E quel giorno la deputata non era la sola a festeggiare. “Un enorme passo avanti nella lotta alle disuguaglianze”, si associò dal Senato la neo renziana (ex Fi) Donatella Conzatti. “Un grande risultato”, si unì il deputato Massimo Ungaro.
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dall'articolo di Martina Castigliani per IlFattoQuotidiano.it