L'assessore Alessio D'Amato non usa giri di parole e cita il numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina, che aveva difeso la grande parata con bus scoperto della Nazionale allenata da Roberto Mancini: "I casi sono ancora destinati ad aumentare per l’effetto del calo di tensione in occasione dei festeggiamenti per gli Europei, che durerà ancora alcuni giorni. I positivi sono per lo più giovani ancora non vaccinati". A Roma è boom di casi nei dieci giorni successivi alla festa per la vittoria degli Europei e l’assessore alla Sanità della Regione Lazio tira in ballo il presidente della Figc. Di fronte ai 557 nuovi positivi nella Capitale, la quasi totalità dei 681 registrati nel Lazio, l’assessore Alessio D’Amato non usa giri di parole: “Stiamo pagando il cosiddetto ‘effetto Gravina’, ma senza complicazioni negli ospedali”, ha spiegato citando il numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina, che aveva difeso la grande parata con bus scoperto della Nazionale allenata da Roberto Mancini dopo il successo di Wembley contro l’Inghilterra. Una festa che era stata al centro di una “trattativa” tra i giocatori e le forze dell’ordine, criticata dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi, e ha rappresentato l’ultima appendice di quello che D’Amato definisce un “calo di tensione”, anche se per il momento non si vede un riflesso sulle ospedalizzazioni. I ricoverati nel Lazio sono 133, tre in più di ieri, e le terapie intensive reggono (28 assistiti, uno in meno di ieri).
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dall'articolo di F. Q. per IlFattoQuotidiano.it