pnrr soldiPer il presidente dell'Anac Busia "il rischio di corruzione e di infiltrazioni criminose è diventato più elevato".  Altro che ammorbidire le norme contro i reati dei colletti bianchi, in Italia c’è bisogno del pugno di ferro. Perché “il rischio di corruzione e di infiltrazioni criminose è diventato più elevato”. A lanciare l’allarme è Giuseppe Busia (nella foto), presidente dell’Anac, nella Giornata internazionale contro la Corruzione, che sottolinea come “dobbiamo intensificare la lotta alla corruzione.  L’Italia ha già ricevuto 67 miliardi dalla Ue in erogazioni per il Pnrr, e ne riceverà altri 53 entro la fine del 2023, se rispetteremo tutti i parametri. Sono cifre enormi, che ingolosiscono la malavita, anche organizzata” sottolinea Busia.

“Servono controlli adeguati sugli appalti del Pnrr. Anche noi vogliamo velocità e semplificazione, ma con modi e forme che non vadano a scapito di legalità e prevenzione della corruzione” continua.  Inoltre Busia sottolinea che “dal sistema di misurazione Anac dei rischi di corruzione, emerge che il fenomeno è ancora alto nel nostro Paese”. Quindi “guai a smobilitare la lotta alla corruzione”. L’esatto opposto di quanto sta facendo l’attuale Governo. Pochi giorni fa il governo Meloni e la maggioranza Fdi-Lega-FI, insieme a Azione-Iv, hanno deciso di smantellare la legge Spazzacorrotti e ridare ai componenti delle grandi reti corruttive la possibilità di ottenere i benefici penitenziari, senza che collaborino con la giustizia o che dimostrino di aver interrotto i loro legami criminali.

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dall'articolo di https://www.lanotiziagiornale.it/

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