Fratelli d’Italia & soci, palesemente inadeguati a scrivere la Manovra, hanno preferito la macelleria sociale. Quando le loro politiche dissennate presenteranno il conto, e il disagio sociale sarà incontenibile nel Paese, le destre che ieri hanno approvato la Manovra potranno dire tutto tranne che non fossero state avvertite. In mezzo a una gelata dell’economia, con l’inflazione percepita a doppia cifra e il costo del denaro destinato ancora a salire, i tagli alla spesa imposti dalla Meloni non possono che portarci in una fase recessiva. Per qualche tempo saranno contenti i mercati, ma quando la produzione crollerà perché i consumi interni si ridurranno al lumicino le imprese dovranno licenziare, chi ha dei finanziamenti in banca non riuscirà a pagare e allora la firma della premier fatta col sangue non varrà nulla di fronte ai falchi dell’austerity che offriranno di fallire subito oppure prendere il Mes e fallire ancora più rovinati un po’ più avanti.
Questa, invece, doveva essere la Manovra dell’espansione, in continuità con quelle di Conte che hanno portato il Pil a +6,6%, con il boom di occupati, il salvataggio dell’edilizia grazie al Superbonus, maggiore equità e dieci miliardi del Reddito di cittadinanza in più nei consumi.
Fratelli d’Italia & soci, palesemente inadeguati a scrivere la Legge di Bilancio – basti vedere quanti errori hanno fatto – hanno preferito la macelleria sociale, tagliando l’unico sostegno per milioni di poveri, e rinunciando a qualunque strategia economica per regalare mancette ai loro elettori, club di calcio ed evasori. Se tra pochi mesi piangeremo tutti, almeno però sarà lapalissiano chi dovremo ringraziare.
Editoriale di Pedulla per https://www.lanotiziagiornale.it/