Carlo Rossella, vogliamo iniziare dalla fine? (...) Perciò mi posso permettere, senza alcuna ipocrisia, di dire ciò che penso di Giorgia Meloni. È una ducia, copyright di Giuliano Ferrara. Ha le stimmate fasciste impresse nella carne, ha l’eloquio e il portamento e anche la cultura che ne fanno la rappresentante perfetta della destra che io aborro. Pericolo mortale.
La ricordavo berlusconiano, molto più disponibile e generoso. Lavoravo per lui e naturalmente mi sentivo obbligato ad essere solidale.
In questi giorni si sono ricordati i trent’anni della discesa in campo del Cav. Un rivoluzionario senza rivoluzione. Un ideologo senza ideologia. Berlusconi lo ricordo come un uomo pratico, di grandi capacità, che ha perorato i suoi interessi. Stop.
Stop? La cosiddetta terza età apre la mente, definisce meglio i contorni della vita. Io ricordo sempre con nostalgia gli anni in cui ho militato nel Pci. Togliatti era un uomo coltissimo.
Quindi? Quindi Meloni pericolo mortale. Non mi piace, in lei rivedo un passato tragico. È più forte di me.
di Antonello Caporale per "Il Fatto Quotidiano" - Estratti da Dagospia.com