Salvini firma il divieto di ingresso per Sea Watch 3Cinquantadue i naufraghi a bordo della barca, a poche miglia da Lampedusa. I volontari: «Salvare vite umane non è un reato, accanirsi contro degli inermi sì».  «Ho appena firmato il divieto di ingresso, transito e sosta alla nave Sea Watch 3 nelle acque italiane, come previsto dal Nuovo Decreto Sicurezza - comunica il vicepremier matteo Salvini -. Ora il documento sarà alla firma dei colleghi ai Trasporti e alla Difesa: stop ai complici di scafisti e trafficanti». A bordo dell’imbarcazione Ong, arrivata a poche miglia da Lampedusa nonostante il no del Viminale, 52 uomini salvati in mare 4 giorni fa: i volontari si sono rifiutati di traghettarli a Tripoli, non considerando lo scalo libico un porto sicuro.

Pronta la risposta di Mediterranea Saving Humans: «Il ministro dell’Interno ha comunicato da poco e con grande soddisfazione di aver firmato il divieto di entrata a Sea-Watch3, ma soprattutto alle donne, agli uomini e ai bambini che sono a bordo, soccorsi in acque internazionali mentre rischiavano la morte, in mare o nell’inferno libico. Sono un pericolo per la sicurezza dello Stato? No - scrive in una nota la rete delle associazioni italiane che, con Nave Mare Jonio, nei mesi scorsi ha monitorato il Mediterraneo centrale -. L’unico pericolo concreto per la democrazia e i diritti umani è rappresentato dall’uso illegale e illegittimo del potere, che mira a trasformare lo stato di diritto in stato di polizia».

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dall'articolo di Corriere.it 

 

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