petrolio calo maxEccesso di offerta mondiale: 30 milioni di barili al giorno in più. Sul prezzo del carburante le tasse pesano in Italia per il 61%. In serata la quotazione del petrolio - che era già crollata nel pomeriggio - accusa un calo senza precedenti. Il Wti (il greggio prodotto in Texas, riferimento per il mercato americano) crolla sotto un dollaro al barile accusando una flessione vicina al 95 per cento. Quindi - prima volta nella storia - chiude addirittura in territorio negativo. Il contratto con consegna a maggio è stato negoziato - sulla piattaforma Nymex - a meno 37,63 dollari. E adesso il calo è del 305 per cento. Una flessione senza precedenti che ha diverse motivazioni. Intanto la crisi da coronavirus abbatte la domanda di energia, dunque penalizza il prezzo del petrolio. Come nota Bloomberg, poi, il contratto a maggio del Wti è in scadenza e questo ne assottiglia i volumi, esacerbando il crollo dei prezzi mentre il mercato si riposiziona sul contratto a giugno. 

 La scadenza è importante anche per un altro fattore. L'agenzia Usa ha riportato che un centro di stoccaggio di oro nero in Oklahoma sarebbe ormai vicino alla massima capacità. A magazzini pieni, i venditori sono disposti a pagare i compratori pur di farsi ritirare la merce, visto che non c'è più spazio per stoccarla. L'impossibilità degli estrattori di smaltire il materiale in magazzino nel brevissimo, complice la paralisi della domanda, genera questa inversione dei prezzi mai vista. Non a caso, il contratto di giugno del Wti è sempre in calo, ma in forma meno drammatiche: meno 15,64% per cento a 20,89 dollari al barile. Un gap tra i due contratti che non si era mai verificato. Tiene meglio il Brent, in queste ore: perde "solo" il 7 per cento (a 26,23 dollari al barile). Insomma, un quadro che rende del tutto insufficiente il piano Opec e G20 di tagli alla produzione per riequilibrare il mercato.

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dall'articolo di FLAVIO BINI e RAFFAELE RICCIARDI  per Repubblica.it

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