Ispettori pronti a bussare alle porte delle aziende in cassa integrazione. L'ispettorato nazionale del lavoro, infatti, ha programmato un piano specifico di controlli sul corretto utilizzo dei fondi pubblici destinati agli ammortizzatori con causale Covid-19. Lo rende noto lo stesso Inl nella nota 532/2020, a seguito dell'aggiornamento del documento di programmazione di vigilanza per il 2020 (nota 574/2020) che, a ragione del lockdown, fissa l'intensificazione delle ispezioni nei settori agricolo, edile, logistica e trasporti e in quelli esclusi dal blocco attività (piattaforme digitali, grande distribuzione, terziario). Al piano di verifica partecipa anche l'Inps (messaggio n. 2332/2020), specie in relazione alla cassa integrazione (ordinaria, in deroga e assegni fondi di solidarietà).
Nuova programmazione vigilanza. L'aggiornamento si è reso necessario per tenere conto dei mutamenti intervenuti con il Covid. Si fonda su tre direttrici: valorizzazione della funzione di tutela sociale, attraverso la maggiore attività di prevenzione e promozione della sicurezza e legalità; centralità di lavoratori e parti sociali; orientamento della vigilanza a contrastare gli illeciti di maggior disvalore sociale ed economico.
Ammortizzatori sociali. La previsione di un piano specifico di ispezioni sugli ammortizzatori è giustificato dalle ingenti somme destinate alle misure di sostegno economico per lavoratori e imprese, tra cui il rafforzamento, appunto, della cassa integrazione con la previsione di una causale unica e ad hoc: Covid-19. La specifica attenzione richiesta su questo aspetto impone che, in occasione della programmazione delle ispezioni, si tenga conto, tra gli altri criteri, anche di quello della fruizione di ammortizzatori ai fini della selezione delle aziende da sottoporre a controllo.
Sicurezza e salute dei lavoratori. Un ambito di attenzione è quello della sicurezza sul lavoro. La ripresa dell'attività, spiega l'Inl, ha fatto registrare un incremento degli infortuni. Pertanto, è richiesta l'implementazione delle sinergie con le Asl (aziende sanitarie locali) al fine di evitare, tra l'altro, la duplicazione delle ispezioni e garantire l'omogeneità degli interventi ispettivi.
Esternalizzazioni. La direttiva chiede anche d'intensificare le ispezioni sugli istituti di decentramento: le filiere di appalti e subappalti opere e servizi; la somministrazione di lavoro, la cooperazione; i contratti di rete; i distacchi. E chiede di dare attenzione agli aspetti relativi alla responsabilità solidale dei committenti. Le verifiche si rivolgeranno in particolare ad aziende e cooperative di media e grande dimensione.
Come si muove l'Inps. L'attività di vigilanza dell'Inps, ripresa da qualche settimana, segue queste priorità: notifica dei verbali di accertamento ultimati durante il lockdown in modalità smart working; ultimazione degli accertamenti in corso; avvio di nuove ispezioni nei confronti delle aziende inserite nella black list, ritenute urgenti per problematiche inerenti l'erogazione di prestazioni a sostegno del reddito, con particolare riferimento alla cassa integrazione Covid-19; infine, le pratiche di accertamento assegnate dall'Inl nel documento di programmazione della vigilanza per il 2020. L'Inps riceve i soggetti (datori di lavoro, professionisti e consulenti, lavoratori) coinvolti negli accertamenti solo presso le sedi periferiche con ambienti di lavoro adeguati alle misure di sicurezza.
Articolo di Daniele Cirioli per www.italiaoggi.it