Da circa un mese circola in varie forme sui social media e su WhatsApp una bufala secondo cui i dati ufficiali dell’ISTAT mostrerebbero che i decessi avvenuti in Italia nei primi tre mesi del 2020 sono inferiori a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. La pandemia di coronavirus, di conseguenza, sarebbe molto meno pericolosa di quanto viene raccontata. È una notizia completamente falsa. L’ISTAT infatti non ha ancora prodotto i dati definitivi sul numero di decessi nei primi tre mesi del 2020, mentre i dati parziali, che misurano l’incremento di decessi in alcuni comuni selezionati, mostrano che il numero di morti rispetto ad un anno fa è aumentato di quasi il 50 per cento. Una delle versioni più diffuse di questa notizia falsa viene presentata tramite un’immagine condivisa sui social network. L’ immagine è accompagnata da un testo, composto soprattutto da messaggi motivazionali sulla necessità non farsi spaventare e di “vivere appieno la propria vita”. L’immagine è corredata anche da una serie di numeri che indicano, secondo gli autori del messaggio, il numero di decessi nei primi tre mesi del 2019 e quelli avvenuti nello stesso periodo del 2020.
La prima cifra, 185.967, si riferisce al periodo tra il primo gennaio e il 31 marzo del 2019 ed è corretta: proviene dai dati provvisori elaborati dall’ISTAT sui decessi mensili dell’anno scorso (che potete trovare qui). La seconda cifra, quella dei morti nei primi tre mesi del 2020, è invece inventata. Gli autori del messaggio scrivono che i morti sarebbero stati 165.367, cioè 20 mila morti in meno del 2019, quando non era ancora in corso la pandemia di coronavirus. In realtà né l’ISTAT né altre istituzioni ufficiali hanno ancora diffuso i dati sui decessi nel primo trimestre del 2020.
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dallarticolo de IlPost.it del MERCOLEDÌ 29 APRILE 2020