gel coronavirus 2 censored 2 AnsaIn Francia è intervenuta l'autorità antifrode per ritirare diversi prodotti dal mercato, in quanto non efficaci per prevenire il contagio. Il gel igienizzante per le mani è un nostro compagno di viaggio ormai da mesi: è presente all'ingresso di tutti i negozi e quasi tutti lo portiamo in borsa o nella giacca, pronti a usarlo per cercare di diminuire il rischio di contrarre il coronavirus. E proprio per questo è diventato un grande affare e come tutti i grandi affari c'è qualcuno che sta provando a sfruttare l'onda per guadagnarci truffando le persone. In Francia è dovuta intervenire la Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi (Dgccrf), per provare a frenare il commercio di bottigliette che contenevano una sostanza che è di fatto inutile a prevenire il contagio, scrive EuropaToday.  Perché alcuni gel igienizzanti per le mani sono inutili contro il coronavirus? "Per essere efficaci contro il coronavirus i gel idroalcolici devono contenere almeno il 60% di alcol. Abbiamo constatato che alcuni prodotti prelevati non contengono sufficientemente alcol. Ecco perché abbiamo fatto classificare questi prodotti come non conformi e pericolosi", ha spiegato Romain Roussel, direttore della Dgccrf, parlando all'emittente radiotelevisiva "France info". Roussel ha spiegato che il 13% dei prodotti analizzati sono stati bocciati.

Il 12 novembre erano già stati effettuati 180 prelievi. Di questi, 162 sono stati testati. La Dgccrf ha fatto sapere che i gel riscontrati inefficaci sono oggetto di misure "di ritiro e/o di richiamo".

 Superata la soglia dei 2 milioni di casi in Francia. 

Intanto, la Francia ha superato la soglia dei due milioni di casi e nel Paese è in corso un lockdown dall'inizio del mese e che dovrebbe andare avanti almeno fino a dicembre. Al momento il duro provvedimento sembra funzionare ed è stato superato il secondo picco dei contagi, ma per le autorità di Parigi è comunque ancora presto per allentare le misure anti-Covid. Il portavoce del governo Gabriel Attal ha parlato però di un possibile "adattamento" entro il primo dicembre, scadenza prevista per la revisione del confinamento, molto attesa soprattutto dai piccoli commercianti, da gestori di bar e ristoranti.

Articolo di ToDay.it

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